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6 gennaio 2018

News Lamezia e lametino

Presentato a Conflenti il progetto di recupero della chiesa di San Nicola


«Con questo progetto Conflenti vola alto e non può che avere l’appoggio della Diocesi. La via dei sogni è biblica e questa comunità deve andare avanti con passione. Ha in sé la forza ed è luogo di culto importante».

Così, il vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, monsignor Luigi Antonio Cantafora, nel suo apprezzato intervento al seminario svoltosi a Conflenti sul progetto di recupero della chiesa madre di San Nicola, offrendo di fatto il pieno sostegno al recupero di un luogo caro ai conflentesi.

Un progetto ambizioso che vede la fattiva collaborazione tra il Comune e l’Università Iuav di Venezia e che rientra nell’ambito programma di recupero del borgo antico di Conflenti.

Un programma che il Vescovo non ha esitato di lodare ringraziando «il sindaco e l’Amministrazione comunale per il lavoro che si sta portando avanti».

Il convegno-seminario, moderato dal giornalista Antonio Cannone, è stato aperto dall’intervento del sindaco Serafino Pietro Paola che ha parlato di «un progetto che guarda al passato, alla storia della nostra comunità e che tende a cogliere le prospettive di uno sviluppo sociale ed economico legato alla riscoperta delle nostre radici, al recupero del nostro patrimonio urbanistico ed architettonico, alla valorizzazione delle nostre risorse».

«La strada che l’Amministrazione comunale sta percorrendo», ha aggiunto Paola «è quella di approfondire la conoscenza delle potenzialità del territorio, delle possibilità ma anche delle criticità per la loro valorizzazione. Il “Progetto Conflenti” è, per l’appunto, un percorso di conoscenza che si trasforma progressivamente in un articolato progetto di fattibilità.

«Preziosa è l’attività svolta dall’Università Iuav in questo percorso di conoscenza, che ci consente di avere contezza di elementi di fondamentale importanza nell’elaborazione di strategie di valorizzazione e di recupero dell’antico Borgo di Conflenti Superiore con la progettazione di nuove forme di utilizzo.

«In questo contesto la valorizzazione di antichi mestieri può offrire significative occasioni di lavoro qualificato grazie alla ricostruzione fedele dei laboratori di attività artigianali presenti nei secoli a Conflenti Superiore per proporre non soltanto un quadro espositivo di strumenti e manufatti ma anche la materiale produzione con le antiche tecniche proprie delle “arti manuali” che più caratterizzano la nostra tradizione: cestaio, fabbro, barilaio, apicoltore, falegname, fornaio, tessitrice.

«In questa idea di riutilizzo dei luoghi si innesta la possibilità di promuovere e sviluppare, tra percorsi turistici inegrati, “l’albergo diffuso” che non è una struttura alberghiera creata ex-novo, ma una organizzazione che ha lo scopo di trasformare gli edifici in disuso in camere per ospiti e in alloggi per vacanze.

«Questa proiezione di idea è già stata valutata positivamente dalla Conferenza dei sindaci nella “Strategia nazionale delle Aree Interne” che, nella prima fase di elaborazione delle attività di finanziamento, ha previsto di assegnare al “Progetto Conflenti” l’importo di 600.000 euro. Anche sul recupero della Chiesa di San Nicola lo Iuav ha svolto un importante e meritorio lavoro di approfondimento che consente di poter incominciare a quantificare i costi per la messa in sicurezza della struttura».

«Colgo l’occasione», ha concluso il sindaco «per salutare e ringraziare Sua Eccellenza il vescovo, monsignor Luigi Cantafora, per la sua autorevole presenza in questo convegno ma anche per l’attenzione che, da sempre, rivolge affettuosamente alla nostra comunità».

Quindi, sono seguiti gli interventi di Marianna Roperti, studiosa di storia locale che si è soffermata sullo stato della chiesa partendo dalle origini fino a parlare delle condizioni attuali.

Ad illustrare nel dettaglio il progetto di recupero della chiesa (che potrebbe diventare un Centro di aggregazione sociale e culturale), con l’ausilio di apposite slide, sono stati nell’ordine il professore Pierluigi Grandinetti, Umberto Toccane e Greta Bruschi, docenti dell’Università Iuav di Venezia.

Grandinetti nel suo intervento ha evidenziato il lavoro svolto, frutto di un protocollo d’intesa col Comune, tracciando il percorso che ha portato l’Università Iuav ad interessarsi del suggestivo borgo di Conflenti.

Ha parlato inoltre dell’incontro con il sindaco e, scendendo nello specifico, ha evidenziato l’attuale stato di degrado della chiesa di San Nicola e i propositi sul «riutilizzo della struttura che possiede una straordinaria architettura, a cui la comunità del borgo è molto affezionata. Un luogo sacro per l’intera comunità conflentese».

I professori Toccane e Bruschi hanno poi completato la spiegazione del progetto a partire dalle analisi effettuate e dai sopralluoghi. Sottolineando il lavoro svolto, e i vari passaggi da effettuare che riguardano la messa in sicurezza e la conservazione del bene.

Al termine del seminario si è svolta la cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria al professore Pierluigi Grandinetti, originario di Conflenti e al quale il sindaco e l’Amministrazione comunale, tra le motivazioni, hanno riconosciuto l’impegno «profuso nell’affermare con competenza e autorevolezza la necessità di un rafforzamento del sentimento di appartenenza e di radicamento al territorio per la conservazione e la valorizzare dei luoghi più belli di Conflenti».


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