Presentato, nel corso di un incontro aperto alla stampa, il primo corso pratico ed interattivo di Europrogettazione, promosso dall’Ave (associazione di volontariato economia e lavoro) di Lamezia Terme in partenariato attivo con Enaip nazionale (Ente nazionale Acli istruzione professionale) ed Efal (Ente di formazione ed addestramento lavoratori).

Il corso, che prevede ottanta ore di lezione e che prenderà il via il prossimo 20 maggio, sarà diretto da Luigi Dell’Aquila, secondo il quale «in Calabria possiamo fare delle cose belle, utili e pratiche che possono portare sviluppo. In questo processo, poi, c’è una matrice culturale importante: costruire un progetto europeo significa confrontarsi con un progetto complesso ed anche il mondo della Scuola e dell’Università dovrebbero farlo su un piano competitivo».

Presente all’incontro, anche il vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, Luigi Antonio Cantafora che, nel sottolineare l’esigenza di «una profonda spiritualità» ha rimarcato che c’è necessità di «mettere in moto tante realtà per mettere in moto il bene comune perché solo così si risolleva la Calabria». Per il Pastore della Chiesa lametina, poi, «i calabresi devono valere qui e non fuori e ben venga questo corso perché rompe con la rassegnazione che è il male endemico di questa regione e sono contento quando vedo calabresi innamorati della Calabria, convinto che non è vero che la Calabria non possa svoltare».

Intervenendo a sua volta, Giuseppe Campisi, presidente regionale di Acli Terra, ha evidenziato che «nel costruire questo corso abbiamo pensato di collegarlo a due enti nazionali sempre più convinti che bisogna costruire una classe dirigente esperta e super esperta di fondi comunitari e noi in questo investiremo molto perché, a partire dalla nostra città, dobbiamo dare il segnale che in Calabria ci sono persone che riescono a progettare ed a fare formazione». Infine i ringraziamenti al vescovo «perché per lungo tempo si è fidato di noi che gli abbiamo chiesto la sua guida e lui ci è stato accanto».

Per Vincenzo Massara, vicepresidente nazionale del Movimento cattolici lavoratori (Mcl), invece, il corso rappresenta la dimostrazione che anche in Calabria si può osare: «A volte si può pensare che alcune cose sia difficile realizzarle e ci si tira indietro. Qui, invece, un gruppo di folli ha pensato di farlo avendo come punto di riferimento la Dottrina sociale della Chiesa che ci deve contraddistinguere nelle nostre attività e non dimenticando che ci sono tematiche dove noi come calabresi siamo coinvolti».

«C’è bisogno di pensare che diamo sostegno sui Fondi europei», ha concluso Massara «e noi sappiamo, purtroppo, che vengono persi e vengono dirottati su altre realtà che sono propositive. Noi dobbiamo essere in grado di proporre un’alternativa al modo attuale di fare “politica” e lo dobbiamo fare come cattolici convinti pure che se il Sud si promuove e si riscatta lo può fare solo attraverso di noi».

All’incontro, coordinato da Alfredo Saladini, era presente, anche in veste di fruitore del corso, l’assessore ai Fondi comunitari del Comune di Lamezia Terme, Michelangelo Cardamone, che, nel portare i saluti dell’Amministrazione comunale, ha evidenziato, la necessità per la Calabria di «superare l’immagine di regione che non cresce. Il nostro compito è dimostrare che abbiamo le carte in regola per fare rete. Ciò non è semplice, ma nemmeno impossibile».

Cosimo Cuomo, dirigente regionale ai Fondi comunitari, ha parlato di «bellissima iniziativa» ritenendo importante «avere un presidio in città che ci mette nella possibilità di confrontarci» nella convinzione che «investire sul sapere è come investire sul futuro».