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27 settembre 2017

News

Presentato il Piano nazionale di integrazione degli immigrati titolari di protezione internazionale


E’ stato presentato al Viminale dal ministro Minniti, nell’ambito del Tavolo di coordinamento nazionale, il primo Piano nazionale di integrazione dei titolari di protezione internazionale che punta al pieno inserimento nella società dei beneficiari ed è ispirato ai valori della nostra Costituzione.

Il Piano è il frutto del lavoro del tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il ministero dell’Interno, che vedrà nella sua successiva realizzazione il contributo di Amministrazioni centrali, di livello internazionale ma anche locale e del terzo settore.

Il patto con chi viene accolto è basato su alcuni principi chiari e semplici. Chi è accolto, infatti, si impegna a imparare la lingua italiana, condividere i valori della Costituzione italiana, rispettare le leggi, partecipare alla vita economica, sociale e culturale del territorio in cui vive.

Da parte pubblica, chi accoglie si impegna ad assicurare l’uguaglianza e la pari dignità, la libertà di religione, l’accesso all’istruzione e alla formazione, interventi diretti a facilitare l’inclusione nella società e nei suoi valori non negoziabili.

Presenti al tavolo istituzionale, il capo di Gabinetto del ministro, Mario Morcone, il capodipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Gerarda Pantalone, il direttore centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo, Rosetta Scotto Lavina.

«In Italia», si legge nel Piano, «alla fine del 2016, erano presenti 65.765 titolari di un permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale, (rifugiati e protezione sussidiaria), e al 31 agosto u.s. sono 74.853, per i quali questo Piano prevede veri e propri percorsi d’inclusione sociale e integrazione di lungo respiro, con l’obiettivo finale di raggiungere l’autonomia personale.

Alla data del 31 agosto 2017 sono 196.285 le persone accolte nel sistema di accoglienza nazionale, la maggior parte richiedenti asilo, per i quali la recente legge 13 Aprile 2017 n.46, al fine di favorire l’integrazione, ha introdotto la possibilità di partecipazione su base volontaria alle attività di utilità sociale a favore delle collettività locali. Alla data del 31 agosto 2017 sono altresì accolti nei centri per minori 18.486 minori stranieri non accompagnati.

Va tuttavia considerato che l’attuale quadro complessivo evidenzia uno scenario decrescente dei flussi migratori, in virtù delle recenti linee di indirizzo politico, dell’ accordo bilaterale tra il governo Italiano e il governo della Libia per il controllo dei flussi, dell’accordo con i sindaci dei Comuni Libici e degli accordi di cooperazione con i paesi di transito».


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