Cosa può succedere in Italia con un aumento dei prezzi del gas? Come spiega Money.it, bisogna innanzitutto considerare alcune variabili: la prima riguarda gli stoccaggi. Al momento l’Italia ha superato il 76% del riempimento dei magazzini: l’obiettivo è raggiungere l’80% entro l’autunno e il 90% entro l’inverno. Il target non è poi così lontano.
Ma non basta. Il taglio dei consumi quasi certamente ci sarà lo stesso, anche per adeguarsi al piano Ue, al momento solo volontario ma che potrebbe diventare obbligatorio in caso di emergenza, per esempio a fronte di una nuova riduzione dei flussi di gas dalla Russia. Per l’Italia il taglio dei consumi consiste in una riduzione del 7%.
Cosa vuol dire concretamente? Tra le ipotesi più probabili ci sono lo spegnimento delle luci e dei monumenti la sera, oltre che la chiusura anticipata dei negozi. Poi non è da escludere la riduzione dell’utilizzo dei riscaldamenti: la temperatura massima potrebbe scendere a 19 gradi anche nelle abitazioni private (oltre che negli uffici pubblici), con l’accensione ridotta di una o due ore per i termosifoni condominiali.
L’ultimo fronte è quello delle bollette. L’aumento dei prezzi potrebbe voler dire tariffe più care per luce e gas, soprattutto nel caso in cui il nuovo governo non decida di intervenire per calmierare i prezzi, confermando l’azzeramento degli oneri di sistema anche per l’inizio del 2023.