Olio di girasole, burro, pere. Sono i prodotti alimentari che fanno segnare i rincari maggiori in base ai prezzi. L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat per stilare la classifica dei prodotti alimentari che a maggio hanno registrato i maggiori rialzi annui.
Il record dei rincari spetta come sempre all’olio diverso da quello di oliva che si impenna del 70,2% rispetto a maggio 2021 e che certo risente dell’effetto Ucraina e del blocco dell’import dell’olio di girasole. Al secondo posto della top 10 il burro che svetta del 23,3%. Sul gradino più basso del podio la pere che salgono del 22,9% in un anno.
Al quarto posto i Pomodori (+20,6%). Quindi, il cibo simbolo dell’Italia, la pasta (fresca e secca) che lievita del 20,5%. Seguono la farina (+18,7%), il pollame, che costa il 13,8% in più su base annua, la margarina (+12,8%), altra frutta come i meloni e i cocomeri (+12,6%). Chiudono la top ten le uova (+12,3%).
Nella top 20, si segnalano i vegetali (+11%), i gelati (+11%), il pane confezionato (+10%), e quello fresco (+9,4%).