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17 luglio 2017

News Lamezia e lametino

Randagismo. Sempre più grave il fenomeno a Lamezia Terme


Va sempre peggiorando il fenomeno randagismo a Lamezia Terme, contrastato solo da un gruppo di generosi volontari che comunque non ce la fanno a salvare e a curare il gran numero di cani abbandonati vaganti per la città e potenzialmente pericolosi, sia per se stessi che per l’incolumità dei cittadini.

Clara Solla, presidente della Consulta comunale degli animali, sull’argomento ha così dichiarato: «Da diverso tempo chiedo inutilmente l’intervento dell’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno del randagismo nel nostro territorio. Diversi sono stati gli incontri che ho personalmente avuto, in qualità di presidente della Consulta degli animali, con gli assessori competenti nonché con la commissione consiliare pertinente ma purtroppo ad oggi non ho avuto modo di registrare nessun intervento».

«Molte erano state le promesse fatte dal sindaco Mascaro in campagna elettorale», ha continuato, «e dopo ben due anni puntualmente disattese. Nel frattempo il fenomeno va sempre peggiorando e le nostre strade sono invase da animali randagi che vagano incustoditi e rischiano di diventare un pericolo sia per loro stessi sia per la comunità cittadina.

Uno dei motivi di queste criticità è sicuramente il mancato controllo del territorio da parte degli organi preposti, che dovrebbero vigilare sulla microcippatura e sui cani padronali lasciati liberi oltre che sui randagi. Sono decine le segnalazioni che ogni giorno riceviamo, e se non fosse per il duro lavoro dei volontari animalisti lametini, la situazione sarebbe veramente irrecuperabile, essendo già ormai fuori controllo. Occorre fare immediatamente qualcosa».

Una possibile soluzione, secondo Clara Solla, è l’attuazione del protocollo d’intesa già elaborato dagli uffici comunali, ma non ancora neanche discusso dettagliatamente fra le parti in causa, ossia il Comune di Lamezia Terme e Azienda Sanitaria Provinciale.

Più volte è stato chiesto un incontro con la terza commissione consiliare, il dirigente Zucco e il responsabile del settore veterinario dell’ASP ma, paradossalmente, non si è ancora riusciti ad organizzare una riunione efficace con la presenza di tutti.

Anche il canile comunale ha le sue criticità, oltre ad ospitare più del doppio degli animali che potrebbe contenere in una struttura inadeguata, sembrerebbe che addirittura da qualche giorno i responsabili siano stati costretti a chiudere totalmente agli ingressi, anche per le emergenze.

In riferimento a ciò, conclude Solla, «con il sostegno del consigliere comunale Mimmo Gianturco, siamo riusciti ad individuare un vecchio progetto per l’adeguamento del canile comunale, finanziato già da diversi anni dalla Regione Calabria per un importo pari a 149 mila euro ma mai realizzato e per il quale, nonostante le diverse richieste indirizzate agli assessori, non ho ricevuto nessuna risposta. Invito ufficialmente l’amministrazione comunale ad impegnarsi nella risoluzione del problema in tempi rapidi, partendo proprio dal protocollo d’intesa con l’ASP e per il miglioramento strutturale del canile».


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