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19 gennaio 2021

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RC: «De Magistris, una candidatura per vincere e governare, cambiando realmente la Calabria!»


Luigi De Magistris ha dichiarato la sua disponibilità a rappresentare una Calabria che non ha paura del futuro, che parli di lavoro e sanità pubblica, sfrattando dalle istituzioni locali una combriccola di affaristi che si sono spartiti la nostra regione. Il tempo in politica è una variabile fondamentale, scorre sempre troppo veloce e spesso anche le cose più recenti vengono dimenticate, per cui un momento, proprio un singolo momento, a volte presenta un’occasione che potrebbe non ripresentarsi mai più. Solo qualche mese fa la Calabria è diventata zona rossa per colpa della malapolitica, da troppo tempo al servizio dei boss della sanità privata. Dai Gentile e dai Morrone agli Adamo ed agli Occhiuto, passando per tanti altri, la gestione della nostra regione è stata messa al servizio della sanità privata locale (quella dei Greco, dei Paolini…), con il risultato della distruzione del diritto alla salute.

Centro destra e centro sinistra, assieme, hanno utilizzato la cosa pubblica a fini affaristici costringendo la popolazione calabrese al turismo sanitario. Quei cittadini e quelle cittadine calabresi che hanno manifestato per una sanità pubblica meritano una risposta politica. In questi mesi il tavolo del centrosinistra ha offerto il solito spettacolo sterile di cinismo e inconsistenza, nonostante la buona volontà di alcuni. Il Pd, come fa di solito, perde tempo mentre nomina i suoi commissari per far sì che, alla fine, tutti debbano convergere sui suoi candidati per paura della destra.

Votare contro la destra facendo le politiche di destra, è questa la chiave della politica del Pd. In Calabria, però, non è questione di destra e sinistra, perché in Calabria non esiste una sinistra politica forte che difenda lavoro, servizi pubblici e uguaglianza, ma due destre. Il centrosinistra calabrese rappresenta l’altra faccia dei potentati calabresi, con le sue lobby e i suoi interessi.

Le prossime regionali, finalmente, non saranno l’occasione per scegliere tra due diversi blocchi di potere ma potranno diventare l’occasione per scegliere tra la dignità di una regione che si rialza riprendendosi la sanità, le istituzioni e i diritti sociali e civili e, di contro, il solito blocco di potere, travestito da centro destra e centro sinistra. Luigi De Magistris è stato sindaco di una città del Sud, grande e difficile, ed è stato capace di trasformala grazie ad un fronte ampio di associazioni, movimenti sociali ed alcuni partiti, tutti uniti da obiettivi comuni. Certo, chi pensa che non vi siano problemi, che tutto sia stato perfetto e che Napoli oggi sia un’isola felice si illude.

La politica è l’arte della scelta collettiva per migliorare le condizioni di vita della società, una società in cui vi sono migliaia di problemi e tutti molto complessi, che non si risolvono schioccando le dita. Il problema, però, è da quale parte della barricata decidi di stare, se dalla parte dei problemi o da quella delle soluzioni, se scegli di sfidare chi rende le nostre vite un inferno, tra precarietà e abusi, oppure stai con loro. Semplicemente, Luigi De Magistris sta dalla parte delle soluzioni, dalla nostra parte. Per questo adesso serve dare forza alla sua proposta, perché la politica non è mai un’impresa individuale, costruendo un fronte ampio di cittadini e cittadine per una Calabria giusta, libera, democratica e solidale.

In questo anno Tansi e il suo movimento hanno esercitato una funzione importante, tenendo accesa la possibilità di un terzo spazio alternativo ai due blocchi di potere. Oggi loro possono dimostrare, con coerenza e responsabilità, di avere a cuore le sorti della Calabria, rafforzando la possibilità della trasformazione e dando forza a questo terzo polo senza rinchiudersi in sterili personalismi. Pensiamo che Tansi saprà scegliere per il bene della Calabria e per un’impresa che lo vedrà tra i protagonisti. Da domani tutti uniti per una campagna elettorale sulle ali della speranza e non della solita rassegnazione del meno peggio.

Francesco Campolongo, Comitato politico regionale – Francesco Saccomanno, Comitato politico nazionale – Prc-Se


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