Reddito cittadinanza, Calderone: "C'è chi soffia su fuoco del disagio sociale"
2 agosto 2023

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Reddito cittadinanza, Calderone: “C’è chi soffia su fuoco del disagio sociale”


“Questo governo, attraverso l’incentivo al lavoro e al sostegno ai concittadini più fragili, impiega ogni ora del suo tempo per contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno soffia cercando di costruire un dissenso“. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone nel corso del question time alla Camera dedicato al Reddito di cittadinanza.

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“Stiamo svolgendo un lavoro serio e complesso per superare il reddito di cittadinanza”, ha aggiunto il ministro, continuando in replica alle accuse di innescare una bomba sociale con la decisione di riformare: “Sulla scorta di informazioni non abbiamo ricevuto dal ministero dell’Interno, al momento, nessuna indicazioni dalla rete delle prefetture. Nel 2023, sono state 39 le iniziative di cui 3 dal 28 luglio ad oggi che nel complesso non hanno destato particolari turbative. Anche il presidio a Napoli ha visto la partecipazione di 30 persone”.

“Non ho mai pensato – ha poi aggiunto la ministra rispondendo a Valentina Barzotti del M5S che l’aveva accusata di assenza in Aula – di sottrarmi al confronto in Parlamento per il rispetto istituzionale che contraddistingue il mio operato. Al contrario rispondo anche quando questi muovono da ragioni di parte e propagandistiche”.

“Circa 300 Centri per l’impiego presentano uno stato di avanzamento dell’attività superiore al 50%; tra i 327 e i 374 hanno invece completato al 100% almeno la metà delle attività programmate a livello regionale. Quanto alla capacità dei Centri per l’impiego di sostenere e gestire il patto di servizio personalizzato, al 30 giugno 2023, dall’avvio del programma Gol, sono stai presi in carico 1,3 mln di persone”, spiega nell’aggiornare il ruolino di marcia relativo ai Cpi, fondamentali per gestire la ricerca di lavoro per quegli occupabili che non potranno beneficiare più del reddito.

“Da questi dati risulta chiaramente che il ministero è concentrato con attenzione ed estrema scrupolosità che, posso garantire, non trovano precedenti in altre esperienze di governo. Un lavoro articolato, il nostro, che vede già i i suoi risultati come gli ultimi dati dell’occupazione dimostrano”, spiega.

“Per quanto riguarda i nuclei fragili, i servizi sociali hanno già avviato la fase di valutazione multidimensionale successiva alla presa in carico, avvenuta sin dai primi giorni di luglio, per 88mila soggetti. Questa platea, successivamente ad una fase transitoria in cui continuerà a percepire il Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre prossimo, beneficerà senza alcuna interruzione dell’assegno di inclusione a partire dal 1 gennaio 2024″, assicura la ministra.

Dei 159mila nuclei fuori dal reddito di cittadinanza, “112mila sono attivabili sul patto del lavoro e il 35% di questi ultimi risulta iscritto a una delle politiche attive previste. E quindi godrà dal 1 settembre prossimo del beneficio” dei 350 euro al mese previsti dal Supporto per la formazione e lavoro”, spiega ancora Calderone sui numeri al centro delle polemiche. “Questo è un obiettivo che il governo non intende mancare ma trascurato da chi, oggi, agitando gli animi evoca disordini”, conclude.


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