“Ci attaccano e ci dicono che il reddito di cittadinanza è voto di scambio, invece è una misura di protezione sociale che c’è in tutti i Paesi, anzi in Italia siamo arrivati tardi. E poi può servire anche a un politico che non viene eletto e rimane senza lavoro”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, parlando dal sagrato della chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, nel borgo Vergini a Napoli. “Fanno la guerra ai poveri – ha aggiunto Conte – e poi trovano in piena campagna elettorale la faccia di bronzo di votare una norma che ha alzato il tetto ai dirigenti”.
Il reddito di cittadinanza è voto di scambio? “E’ un’accusa ridicola – ha detto ancora il leader M5S – perché stiamo parlando di un sistema di protezione sociale che esiste in tutti i Paesi occidentali, noi lo abbiamo introdotto tardi. Veramente mi fa specie che Meloni, Renzi e altri si siano intestati questa guerra contro i poveri, loro che guadagnano 500 euro al giorno”.
“Arriviamo addirittura al paradosso e alla vergogna più assoluta: l’altro giorno in Parlamento è stata votata una norma, in piena campagna elettorale, che alza lo stipendio dei dirigenti dello Stato, che è già di 10mila euro netti. L’hanno votata Forza Italia, Italia Viva e il Pd. E poi fanno la guerra a chi prende 500 euro al mese per sopravvivere. Vergogna”, ha aggiunto Conte.