Non molto tempo fa le genti delle sette fiumare passavano il giorno di Pasquetta tutti insieme seguendo in processione la statua di San Francesco di Paola.
Per tutti era un lungo giorno di festa ed era possibile vedere la lunga processione che, con in coda la banda musicale, come un lungo serpente attraversava le mulattiere degli agrumeti intorno a Catona.
Il Santo dei marinai veniva portato a spalla dai contadini di Fontanelle per benedire le loro case, le famiglie e quanto avevano di più prezioso. I loro giardini. Solo per un tratto la processione prendeva la via del mare per rievocare la famosa traversata dello Stretto del 1468.
Dopo la sosta la processione riprendeva la marcia ed iniziava a salire verso Salice e anche qui il Santo dei marinai portato a spalla benediva giardini e contadini attraversando la fiumara sulla passerella effettuava la sosta e la gente, i devoti al seguito ne approfittavano per fare la scampagnata con fave, pecorino e salame che avevano fatto maturare per l’occasione.
Il Santo rientrava a sera inoltrata al santuario di Fontanelle e la gente devota, stanca, ma felice per la bella giornata avrebbe aspettato con ansia di tornare a Catona l’anno successivo.
Questa tradizione secolare venne ritenuta quasi blasfema dalle autorità ecclesiastiche che fecero spostare la festa di una settimana.
Oggi gli agrumeti di Fontanelle non ci sono più ed il Santo, forse, è tornato ad essere un po’ più marinaio e meno contadino.
Francesco Tripodi