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16 giugno 2020

News

REGGIO SOFFOCATA DAI RIFIUTI. RINASCITA PCI: «DICHIARARE LO STATO DI EMERGENZA SANITARIA»


La nostra città è sporca; sporchissima. Le strade e le case sono delimitate da colline di rifiuti; con punte di criticità davvero inusitati. E ciò in periferia ed al centro città.
Basta percorrere le strade interne: la strada verso Vinco, o quella verso Mosorrofa, o quella verso Terreti: si dipanano montagne di rifiuti lunghe decine e decine di metri.
In molti casi si vedono i cumuli di rifiuti oggetto di incendi altrettanto puzzolenti.
Uno spettacolo allucinante.

Ma lo stesso scenario si ha per le vie del centro: stagnano da settimane montagne di rifiuti ad ogni angolo; nei condomini gli abitanti stentano ad entrare in casa e comunque sono costretti a superare nuvole di moscerini e attraversare ambienti maleodoranti.
Da troppo tempo il servizio di raccolta dei rifiuti è fermo e non basta appellarsi alla chiusura della discarica di Crotone. Sicuramente oggi questo è un problema importante determinato da un Governo Regionale davvero straniero in terra natia, ma negli anni precedenti Oliverio e il PD al governo regionale hanno fatto forse peggio.
Le cose, però, non avvengono mai per caso. Se la città è caduta così in basso ed è soffocata dai rifiuti, la responsabilità fondamentale ricade sul Sindaco e sull’Amm8inistrazione che in 6 anni non sono stati capaci per insipienza, incompetenza e mancanza di volontà di politica di affrontare questo problema cruciale per la città.

A Reggio viviamo il paradosso di una città dove si applica una tassazione altissima e che contemporaneamente offre un servizio di raccolta pessimo, anzi oggi possiamo dire che non offre alcun servizio. I conti non quadrano. A questo punto è necessario mettere in discussione le modalità organizzative di gestione della raccolta dei rifiuti; l’affidamento ad una società privata ed il corrispettivo pagato dalla Amministrazione cittadina alla società privata.
L’esternalizzazione del servizio lo ha reso più costoso e più inefficiente, alla faccia della propaganda sul privato è bello.
Basta guardare i dati: oggi il costo del servizio è di circa 5 volte superiore al costo del servizio svolto negli anni in cui venivano effettuato con risorse interne alla Amministrazione e la qualità è assolutamente peggiore.
Manca un pensiero lungo; manca una prospettiva ragionata, studiata con scienza di come deve avvenire la raccolta dei rifiuti; ma questo non potrà mai avvenire fino a quando l’Amministrazione non riprende direttamente in mano la gestione.
Una città pulita, crediamo, rappresenti la cifra che dimensiona il livello di buona amministrazione ed oggi, purtroppo, il quoziente di tale barometro è davvero estremamente insufficiente.
Come accoglieremo quei turisti che questa estate ormai prossima si troveranno a visitare la città? In queste condizioni? Da un lato vedranno i bronzi – emblema di una Reghion antica, culla di civiltà e dall’altro cumuli di spazzatura fumanti di puzza e attorniati da insetti? È questa la cifra di civiltà della Reggio di oggi?
La situazione è arrivata a quella soglia oltre la quale si declina quel concetto di antigienicità ed insalubrità. Sembra di ricordare gli anni del basso impero romano, dove Roma era talmente sporca, da aver lascito traccia nei secoli e nei millenni. Insomma non c’è bisogno di consultare scienziati per capire che non c’è più tempo; che vanno assunte decisioni radicali, immediate ed urgentissime. Intanto il Sindaco che è la massima Autorità in materia igienico-sanitaria dichiari subito lo stato di emergenza igienico-sanitaria; crei un tavolo di crisi con la Prefettura; con la Protezione Civile; chieda un intervento del Governo. Non c’è più tempo.
E dopo l’emergenza occorre una riforma strutturale della gestione, tagliando le mani e le unghie alla ‘ndrangheta e al malaffare della politica, come emerso gravemente in questi giorni, rompendo il patto scellerato che a Reggio governa e gestisce i rifiuti, chiudendo con l’esperienza negativa di AVR e puntando ad una gestione totalmente pubblica della raccolta dei rifiuti che consenta l’abbassamento dei costi, il suo miglioramento in termini di qualità e di efficienza e un vantaggio economico per i cittadini che facendo la differenziata svolgono un lavoro per il Comune che allo stato attuale non viene per nulla riconosciuto.
Reggio Calabria, 13.06.2020

Movimento per la Rinascita del PCI e l’Unità dei Comunisti
Coordinamento Reggio Calabria


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