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REGIONALI. Calabria Aperta: «Basta indugi, il tempo di costruire è adesso»


Il rinvio delle elezioni è stato accolto con sollievo da chi, come noi di CalabriAperta, aveva ripetutamente sostenuto che la data del 14 febbraio non era praticabile per ragioni di sicurezza sanitaria e di agibilità democratica. Oggi però sembra che tutto si sia fermato al tavolo di negoziazione del centrosinistra.

Prima del rinvio delle elezioni avevamo posto come condizioni ineludibili per la nostra partecipazione alla coalizione la redazione di un impianto programmatico radicale e coraggioso, il rinnovamento serio e credibile delle liste, la formazione di una squadra di governo competente e autorevole, l’impegno a ridurre i costi del consiglio regionale, la predisposizione di una alleanza capace di poter vincere ma anche di poter governare in modo del tutto nuovo la Calabria. La nostra cocciuta ricerca di unità nella discontinuità si è scontrata con tattiche dilatorie e percorsi non sempre condivisibili di alcuni attori politici, ma piuttosto che ribaltare il tavolo abbiamo ritenuto – per il bene della Calabria – di offrire per la figura di candidato a presidente una rosa di nomi (Anna Falcone, Silvio Greco, Tonino Perna) indubbiamente capaci di costruire una squadra di governo che sappia affrontare la situazione difficile in cui versa la nostra regione per condurla fuori dalle secche in cui è precipitata negli ultimi anni.

Una squadra, un contributo propositivo della società civile, una svolta che intercettasse il sentire dei cittadini e le esigenze della nostra terra. D’altra parte, sin dall’inizio, il nostro è stato un progetto collettivo al servizio della Calabria, ispirato dalla consapevolezza che solo un approccio complesso può modificare lo stato delle cose. Abbiamo tentato e ancora tenteremo di contribuire alla costruzione di una coalizione larga mantenendo come punto di riferimento il rinnovamento della classe politica, la trasparenza dei processi decisionali, un programma di riforme orientato dai diritti (salute, ambiente,  scuola, lavoro) scritti nella Costituzione e da troppo tempo violati sistematicamente nella nostra regione. Chiederemo a tutti i nostri interlocutori di ragionare su questo piano, ma non ci accontenteremo più di rinvii: servono (e servono subito) risposte, impegni e scelte conseguenti. Ora basta indugiare sul metodo: il nostro orizzonte è chiaro, come le nostre proposte, e su queste intendiamo confrontarci con chiunque voglia davvero battersi contro le destre ma anche per una nuova stagione del centrosinistra.

Il tempo di costruire un progetto condiviso e competitivo, cui tutti gli attori e le attrici contribuiscano con pari dignità, è adesso. La Calabria ha bisogno di concretezza e il gioco delle ipotesi giornalistiche, almeno per noi, è finito e non deve ricominciare. Siamo pronti con i nostri nomi a svolgere qualsiasi ruolo utile per il governo di questa regione, a cominciare da quello del/la Presidente, e con la stessa responsabilità con cui abbiamo camminato fin qui diciamo ai calabresi e a tutte le forze politiche con cui abbiamo dialogato che avvertiamo intatta l’urgenza di un progetto che coniughi unità e discontinuità ma anche che se ciò non sarà possibile resterà, come unica scelta, la discontinuità.

CALABRIA APERTA

 

 

 


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