«Continuano le difficoltà di accesso al servizio televisivo da parte di singoli e famiglie residenti nelle zone montane, in particolare nei borghi delle aree interne, più difficilmente raggiungibili. Ma all’obbligo del pagamento dell’imposta del canore tv deve corrispondere la reale possibilità di fruizione del servizio radiotelevisivo, garantendo la ricezione di tutti i canali in chiaro, in particolare quelli del servizio pubblico».
E’ quanto si legge in un’interrogazione presentata dalla senatrice del Pd Laura Fasiolo al ministro per lo Sviluppo Economico, dei Trasporti e delle Finanze.
«Chiedo ai ministri competenti di valutare l’opportunità di avviare un completo monitoraggio del segnale su tutto il territorio», continua la senatrice del Pd «nonché di avviare un tavolo interministeriale per risolvere il divario digitale».
«Inoltre, visto che migliaia di cittadini residenti in aree montane o vallate non raggiunte da un segnale sufficiente per la ricezione in chiaro», conclude Fasiolo «hanno dovuto acquistare a proprie spese un decoder satellitare e provvedere all’installazione dell’antenna parabolica con una spesa complessiva di circa 250 euro, chiedo al ministro se si intenda riconoscere una riduzione del canone di abbonamento per quei cittadini che risiedono in comuni non raggiunti o raggiunti solo parzialmente dal segnale diffuso dagli impianti di proprietà di Rai Way».