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26 dicembre 2016

News

Riunione in Provincia sulla strada del Medio Savuto. Presente qualche sindaco ed il Comitato «La strada che non c’è»


Un «tavolo utile e positivo» aperto al contributo di cittadini e amministratori con l’intento di risolvere le problematiche che hanno rallentato l’apertura della strada del Medio Savuto e arrivare al più presto alla fruibilità dei 9 chilometri di arteria che l’Amministrazione provinciale di Catanzaro ha completato, affrontando non poche difficoltà tecniche e giudiziarie compresa la rescissione del contratto all’Ati appaltatrice con capogruppo Socostramo.

La riunione che si è tenuta nei giorni scorsi, nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro convocata dal presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, è diventata infatti occasione per fare il punto sullo stato dei lavori della strada a scorrimento veloce tra Cosenza e Catanzaro, e arrivare ad una presa di posizione netta per scongiurare che la strategica infrastruttura venga annoverata nell’elenco delle «incompiute».

Oltre al presidente Bruno, al dirigente del settore Infrastrutture dell’Ente, ingegnere Floriano Siniscalco, al responsabile unico del procedimento ingegnere Eugenio Costanzo e al direttore dei lavori, ingegnere Giovanni Angotti, alla riunione ha partecipato una nutrita delegazione del Comitato «La strada che non c’è», presieduto da Domenico Mazza.

Invitati tutti i sindaci del Comprensorio, hanno accolto l’appello del presidente Bruno: Anna Maria Cardamone (Decollatura), Felice Molinaro (Serrastretta), Alessandro Falvo (Cicala), Raffaele De Santis (San Pietro Apostolo) e il vicesindaco di Panettieri, Francesco Talarico.

Il presidente Bruno ha ricordato che il cantiere ha subito un improvviso quanto inatteso blocco a causa dei controversi rapporti di gestione dell’appalto con l’impresa esecutrice.

L’impresa ha inopinatamente abbandonato le aree di cantiere sospendendo arbitrariamente l’esecuzione dell’opera e disattendendo tutte le disposizioni della direzione dei lavori.

Le misure finanziarie più opportune per realizzare l’importante arteria – dopo il dirottamento nel 2011 dei fondi previsti dal Cipe e la successiva perdita delle risorse necessarie –, purtroppo, non sono state inserite nel Patto per la Calabria come si era auspicato in seguito all’incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, promosso nei mesi scorsi da Bruno, alla presenza dei sindaci dell’area del Reventino.

I componenti del Comitato «La strada che non c’è», apprezzando la convocazione del tavolo e la decisione del presidente Bruno di rescindere il contratto con la Socostramo, hanno chiesto lumi sull’impegno assunto dall’Ente lo scorso aprile: l’apertura entro tre mesi, ovviamente di lavoro effettivo, dalla data di consegna dei lavori, del tratto di strada che va dallo svincolo di Decollatura Sud allo svincolo di Decollatura Nord/Soveria Mannelli Sud, ed entro otto mesi del tratto che dallo svincolo della Statale 616 in provincia di Cosenza porta allo svincolo di Soveria Mannelli Nord, ed infine ultimare il tratto intermedio.

Il presidente Bruno e i tecnici hanno ricordato, prima di tutto, gli enormi sforzi che l’Amministrazione provinciale sta mettendo in campo per la risoluzione delle problematiche sulla strada provinciale del Medio Savuto, spiegando qual è lo stato dell’arte e le difficoltà tecniche incontrate. Sono state, quindi, illustrate le azioni concrete, che l’Ente ha intrapreso:
• sono praticamente ultimati i lavori necessari per l’apertura della strada dal bivio di Decollatura Sud al bivio di Soveria Mannelli Sud/Decollatura Nord e tale tratto sarà aperto definitivamente al transito tra circa tre mesi, con un importo dei lavori complessivo di circa 1,7 milioni di euro;
• sono già stati completati i lavori inerenti il completamento strutturale del viadotto che passa lateralmente al cimitero di Soveria Mannelli, con un importo complessivo di circa 200.000 euro;
• sono quasi ultimati i lavori per la messa in sicurezza e il completamento della galleria, di lunghezza circa 1 km, l’ultimazione della vicina paratia e la realizzazione del sovrappasso sulla SS. 616 nei pressi del bivio Coraci, con un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro;
• sono stati eseguiti da laboratori specializzati la verifica sia delle opere eseguite sia dei materiali impiegati, per un importo complessivo di circa 100.000 euro.

In pratica è quasi ultimato il progetto di completamento tra lo svincolo di Soveria Mannelli Sud/Decollatura Nord e il bivio in località Coraci sulla Statale 616 (anche in relazione agli esiti delle verifiche e delle prove sui lavori eseguiti, di cui gli ultimi certificati devono ancora pervenire).

Si presume, ragionevolmente, che tale tratto sarà posto in gara d’appalto il prossimo gennaio, con le procedure del nuovo Codice Appalti, e che dopo l’aggiudicazione sarà immediatamente consegnato al nuovo appaltatore che avrà un anno e mezzo circa per la sua realizzazione totale e circa otto mesi per l’apertura del tratto Statale 616 – Soveria Mannelli Nord.

«Si è scelta quindi la strategia di appaltare subito le opere che possono essere in breve tempo aperte al transito, con più stralci e con più ditte esecutrici», ha spiegato il presidente Bruno. «Sicuramente più complesse dal punto di vista tecnico ed amministrativo, con più progetti e più appalti, ma che sicuramente daranno risultati che non dipenderanno da un solo appaltatore e da eventuali contenziosi».

Dalla riunione, infine, è emersa anche la necessità di avviare un’azione congiunta con i territori interessati per guardare in maniera propositiva al futuro della viabilità in queste zone: è necessario intervenire per garantire una adeguata mobilità che valorizzi le aree interne della provincia di Catanzaro scongiurando un deleterio isolamento, attivando una interlocuzione con la Regione Calabria, l’ente finanziariamente capace di affrontare una progettualità infrastrutturale adeguata a raggiungere questo obiettivo. A partire dalla realizzazione della Strada del Medio Savuto.

Per questo motivo, il presidente Bruno ha assunto l’impegno di scrivere una lettera al presidente della Regione Mario Oliverio, comunicando l’esito della riunione con i componenti del Comitato «La strada che non c’è» e gli amministratori del Comprensorio e nello stesso tempo chiedendo un incontro urgente sulla problematica dell’arteria.

Al termine della riunione, il Comitato «La strada che non c’è» ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Il Comitato manifesta l’amarezza sua e del territorio tutto per l’ennesimo ritardo e per il mancato completamento del primo lotto. Pur apprezzando la disponibilità della Provincia, ha chiesto uno scatto di orgoglio e il massimo impegno per il completamento dei lavori nel breve periodo. Pertanto poiché le Province stanno attraversando un periodo di transizione, si è deciso insieme allo stesso ente intermedio e a tutti i sindaci, di chiedere alla Regione Calabria un serio interessamento alla causa.

«Inoltre ha chiesto di risolvere velocemente alcune problematiche sulle strade interne esistenti (ex Statale 19), nello specifico la rimozione del divieto di transito dei mezzi pesanti e la messa in sicurezza del tratto Marcellinara-San Pietro Apostolo, la sistemazione del Bivio di Pedadace, il rallentamento spesso imbuto del traffico a Tiriolo e la riapertura della strada Pratora-Catanzaro ormai quasi terminata. Il Comitato è pronto a nuove importanti ed eclatanti iniziative finalizzate alla risoluzione della problematica in questione».


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