Le azioni del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sembrano essere state pianificate da tempo, la marcia verso Rostov può essere difficilmente considerata una decisione spontanea. Forse, ipotizza la Cnn, Prigozhin sognava di poter spingere Putin a cambiare i vertici dell’esercito. Ma il discorso di oggi del leader del Cremlino ha sepolto questa ipotesi.
“Vi è ora una scelta esistenziale per l’élite russa, fra il vacillante regime del presidente” e il “Frankestein che si sta rivoltando contro i suoi creatori”. Ed è anche il momento della scelta per militari, prosegue la Cnn, chiedendosi dove sono le forze speciali dell’Fsb: “Decimate dalla guerra o con poca voglia di affrontare i compagnai armati ed esperti della Wagner?”.
L’Ucraina non mancherà di celebrare questa crisi “che altererà probabilmente la guerra in favore di Kiev”. Ma intanto bisogna ricordare che in Russia le rivolte raramente al risultato sperato. Prigozhin potrebbe non vincere, ma Putin ne uscirà indebolito e potrebbe agire in modo irrazionale per provare la sua forza, nota la Cnn, ricordando che la “posizione della Russia come potenza nucleare responsabile dipende dalla stabilità dei vertici”. In ogni caso “è impossibile immaginare che il regime di Putin possa tornare ai precedenti alti standard di controllo. Ed è inevitabile che ci siano ulteriori tumulti e cambiamenti”.