Più di 2.300 persone sono state arrestate a causa delle proteste registrate in Russia a seguito della mobilitazione militare decretata dal presidente Vladimir Putin il 21 settembre. Secondo l’organizzazione Ovd-Info l’annuncio della mobilitazione di massa per la guerra in Ucraina ha anche innescato numerosi tentativi da parte di cittadini russi di trasferirsi nei paesi vicini per evitare di essere inviati al fronte. Voci critiche nei confronti del governo Putin accusano il Cremlino di cercare di mobilitare soprattutto uomini provenienti dalle aree più povere e remote del Paese.
Soltanto domenica, almeno 101 persone sono state arrestate nella città di Makhachkala, in Daghestan, nel sud-ovest del Paese, durante una nuova protesta contro il provvedimento. Diversi media russi hanno condiviso video attraverso i social network che mostrano discussioni tra manifestanti e agenti di polizia.
Da quando è iniziata l’offensiva militare contro Kiev, i militari della regione del Daghestan hanno subito pesanti perdite. Le autorità regionali hanno dichiarato che solo gli uomini con “addestramento militare” saranno schierati sul territorio ucraino.