“Non credo che abbiamo visto l’atto finale” dei disordini in Russia, ha aggiunto, sottolineando che il presidente americano Joe Biden non ha cercato di raggiungere il presidente russo Vladimir Putin dopo i fatti di ieri. Blinken ha spiegato che “non c’è stato alcun cambiamento” nella postura nucleare degli Stati Uniti. “Al momento non abbiamo notizia di nessun capo militare cacciato, ma bisognerà aspettare le prossime settimane per capire gli sviluppi”, ha aggiunto il segretario di Stato, evidenziando che “sedici mesi fa, le forze russe erano alle porte di Kiev, in Ucraina, pensando che avrebbero conquistato la città nel giro di pochi giorni. Ora devono concentrarsi sulla difesa di Mosca, la capitale della Russia, contro i mercenari creati da Putin”.
Blinken, alla Cnn, ha definito “straordinaria” la situazione attuale, ancora fluida. “E’ ancora presto per dire come andrà a finire. Possiamo dire che quello che abbiamo visto è fuori dall’ordinario. E credo siano state evidenziate crepe che prima non c’erano“, ha detto senza sbilanciarsi sull’eventuale parabola di Putin.
USA: “ORA PUTIN HA ANCHE UN FRONTE INTERNO”
“E’ solo un altro capitolo ad un pessimo libro che Putin ha scritto per la Russia. Quello che colpisce è che sia” un capitolo “interno. Qualcuno ha messo direttamente in discussione l’autorità e le premesse su cui Putin ha lanciato l’aggressione contro l’Ucraina. E’ di per sé qualcosa di estremamente rilevante e aggiunge altre crepe. Dove porterà tutto questo? E’ troppo presto per dirlo, ma chiaramente tutto ciò solleva questioni con cui Putin dovrà confrontarsi”.
Nel mirino di Prigozhin, da mesi, c’è il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Gli eventi delle ultime ore potrebbero portare ad un avvicendamento ai vertici della Difesa. “Non è un segreto che Prigozhin abbia avuto posizioni molto critiche nei confronti della leadership militare, del ministro della Difesa e dei vertici delle forze armate. Cosa comporta tutto questo in termini di personale e di ruoli? E’ tutto da vedere”.
La Russia deve fare i conti con una situazione interna a dir poco ‘dinamica’. “Putin deve preoccuparsi di quello che succede all’interno del paese tanto quanto deve preoccuparsi di ciò che non riesce a fare in Ucraina. Credo che questo consenta agli ucraini di trarre vantaggio dalla situazione”, ha aggiunto Blinken. L’instabilità della Russia, ha evidenziato il segretario di Stato, è comunque un elemento da considerare con attenzione. “E’ motivo di preoccupazione ogni volta che un paese di rilievo come la Russia mostra segni di instabilità. In relazione alle armi nucleari, non abbiamo visto cambiamenti nella loro linea e non abbiamo modificato la nostra”.