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15 marzo 2018

News Lamezia e lametino

Sabato in Corso Nicotera presidio del Comitato Lametino Acqua Pubblica


Da qualche giorno il servizio idrico a Lamezia Terme sembra ritornato alla normalità. È ritornata l’acqua nelle abitazioni e nei tantissimi locali pubblici rimasti all’asciutto in queste ultime settimane.

Circa 40 mila abitanti, per oltre un mese e mezzo, non hanno goduto di un diritto inalienabile come quello dell’accesso all’acqua.

L’erogazione dell’acqua è ritornata anche nei sistemi antincendio che erano rimasti pericolosamente a secco per molte ore, divenendo di fatto inutilizzabili dai Vigili del Fuoco in eventuali situazioni di emergenza, un fatto estremamente grave sottaciuto da molti, a cominciare dalle istituzioni cittadine e regionali.

È stato necessario l’intervento della magistratura che ha posto sotto sequestro preventivo sei serbatoi di compensazione situati nei pressi dei quartieri di Sambiase, Caronte, Bella e Canneto, sui quali è stata applicata da parte di Sorical Spa la famigerata «diminuzione della portata idrica».

A questo si è aggiunto l’impegno capestro (e purtroppo non è il primo) sottoscritto dalla Lamezia Multiservizi Spa, sulla base del quale quest’ultima verserà entro fine mese oltre 1 milione di euro alla stessa Sorical Spa.

Ricordiamo che la Sorical Spa è una società in liquidazione i cui commissari liquidatori, nonché alcuni suoi importanti dirigenti, sono indagati proprio per interruzione di servizio pubblico insieme a due tecnici responsabili della Lamezia Multiservizi Spa.

MA È DAVVERO SCONGIURATO IL PERICOLO DI RIMANERE A SECCO DI NUOVO? CREDIAMO PROPRIO DI NO!
I calendari per la riduzione della portata idrica, illecitamente applicata dalla Sorical Spa, continuano ad essere aggiornati e, ad oggi, sono tante le città calabresi che sono sotto il ricatto vessatorio della Sorical!

QUAL È ALLORA LA SOLUZIONE?
L’unica soluzione è la chiusura della Sorical Spa: passare ad una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico su base municipale, programmare grossi investimenti strutturali regionali per il riammodernamento del sistema di distribuzione idrico comunale, ridotto oramai ad un colabrodo.

Il 17 marzo, i sindaci calabresi saranno chiamati, tramite votazione, ad individuare i 40 Primi Cittadini che andranno a comporre la futura assemblea della «nuova» Autorità idrica della Calabria (AiC).

Pochissime decine di amministrazioni comunali hanno deliberato, alla data odierna, l’adesione all’AiC e questa per noi è una buona notizia!

Una consapevolezza ed una disobbedienza diffusa frutto di anni di lotta dei movimenti calabresi per l’acqua e, al contempo, un chiaro messaggio al presidente Oliverio che nessun ulteriore carrozzone dovrà vedere la luce in Calabria e che nessuna multinazionale dovrà far profitti sull’acqua!

Sabato 17 marzo, faremo sentire la voce di chi non ci sta con un presidio in piazza (ore 18, isola pedonale di Corso Giovanni Nicotera) per porre definitivamente la parola Fine alle decennali politiche di privatizzazione della Regione Calabria che hanno prodotto un deserto chiamato Sorical Spa!
Comitato Lametino Acqua Pubblica
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica «Bruno Arcuri»


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