“Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge. Noi siamo attenti a tutte le dinamiche del mondo del lavoro”. A dirlo all’indomani dell’intesa sulla soglia a 9 euro l’ora raggiunta dalle opposizioni per una proposta unitaria da presentare alla Camera, è la ministra del Lavoro Marina Calderone, intervenendo a margine del Festival del lavoro 2023.
“In ambito comunitario – ricorda Calderone – la direttiva stessa dice che al salario minimo si possa arrivare attraverso diversi percorsi”.
OPPOSIZIONE: “INCOMPRENSIBILE NO DESTRA”
Intanto l’opposizione insiste sulla necessità del provvedimento. “Con il salario minimo diamo una risposta a oltre tre milioni di lavoratori privi di copertura contrattuale. I 9 euro orari sono un antidoto concreto al carovita. Per questo è incomprensibile il no della destra. Che preferisce agitare i soliti fantasmi anziché risolvere problemi”, scrive su Twitter il deputato Pd Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.
“Nove euro di salario all’ora è proprio il minimo, eppure – fa eco il responsabile economia di Sinistra Italiana Giovanni Paglia – oltre 4 milioni di lavoratrici e lavoratori guadagnano meno di cosí. In altre parole, sono povere lavorando. Dare una risposta che migliori le loro vite – prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra – non dovrebbe essere un impegno solo delle opposizioni, ma dell’intera politica. E occorre farlo presto perché è già tardi”.
Insiste sulla necessità di discuterne in Parlamento, il segretario di Più Europa Riccardo Magi: “La proposta di salario minimo delle opposizione unite deve essere discussa o sarebbe un gravissimo sgambetto al regolare confronto democratico tra maggioranza e minoranza. Su questo, non tollereremo in alcun modo che il salario minimo non venga calendarizzato e discusso nel più breve tempo possibile”, conclude Magi.