Le opposizioni hanno definito alla Camera il testo unitario della proposta di legge per il salario minimo, dopo la riunione della commissione Lavoro di Montecitorio. La pdl è stata sottoscritta da Pd, M5S, SI, Azione, Europa verde e +Europa ed è stata depositata alla Camera.
“Un ottimo risultato, non certo una mediazione al ribasso”, spiega il capogruppo di Avs in commissione Franco Mari. Il testo, tra le altre cose, prevede la soglia a 9 euro, l’applicazione a tutte le tipologie di lavoro, anche alle collaborazioni, e utilizza come riferimento il salario minimo prevista dai contratti, rafforzando quindi l’azione sindacale.
“È una giornata molto importante. Da anni il Movimento 5 Stelle si batte per il salario minimo legale da 9 euro l’ora e oggi abbiamo depositato una proposta condivisa da tutte le forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva. Giorgia Meloni, che pure guadagna 30 volte tanto, nel discorso alle Camere per la fiducia si era definita ‘underdog’, ossia ‘svantaggiata’. La Presidente del Consiglio smetta di dire no al salario minimo e non si dimentichi di coloro che ‘svantaggiati’ lo sono davvero, di chi rimane indietro con buste paga da fame che non permettono neppure di soddisfare i bisogni più elementari. Si tratta di una misura necessaria per il Paese, per dare respiro a oltre 4 milioni di lavoratori, in particolare giovani e donne”, scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.