ospedale-lamezia-07-04-2018
18 marzo 2019

News Lamezia e lametino

Sanità. Azienda unica Catanzaro: il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia è fortemente contrario


Come già da prima dell’approvazione in seno al Consiglio regionale, la fusione tra le Aziende Ospedaliero-Universitarie Pugliese Ciaccio e Mater Domini ed il Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme fa tanto discutere, e deve farlo ancora di più dopo le dichiarazioni del Commissario ad acta Cotticelli, secondo cui la Legge approvata dall’Aula sarebbe un suicidio per Lamezia e che lo Spoke verrebbe fagocitato dalle due aziende ospedaliere.
Lasciando da parte i sollevati (e si crede fondati) profili di illegittimità giuridica, a leggere velocemente già solo il titolo della proposta di legge “Integrazione delle aziende ospedaliere della Città capoluogo della regione”, le preoccupazioni che il Giovanni Paolo II possa essere messo a servizio delle strutture di Catanzaro e che non possano esserci per lo stesso particolari vantaggi sembrano essere legittimate: Lamezia non è neanche citata. Del protocollo d’intesa, poi, non si conosce ancora neanche una bozza.

Non comprendiamo, pertanto, le posizioni di coloro i quali si sono dichiarati favorevoli fin da subito.
Nulla si dice neanche sull’importantissimo e già troppo trascurato ospedale montano di Soveria Mannelli oppure sul P.O. di Soverato.
Insomma, la Legge regionale è proprio un contenitore completamente vuoto.

Lamezia è da troppo che attende che le venga riconosciuta una posizione che le spetta in tantissimi settori e non è possibile chiederle ancora nuovi sacrifici, soprattutto in un comparto fondamentale quale la sanità e per giunta senza garanzie.

Una fusione iniziata in questi termini non può assolutamente convincere Lamezia Terme, e ciò dovrà portare gli Onorevoli Deputati e chiunque nelle istituzioni si professa a tutela di questo territorio, a garantire un ruolo importante al Giovanni Paolo II, senza che si arretri di un solo centimetro, onde evitare ulteriori problemi anche di natura economica: quanto inciderebbero i debiti di ogni struttura interessata sulle altre? Lamezia sembra proprio quella con il bilancio meno negativo e quindi potrebbe subire il peso debitorio degli altri presidi ospedalieri.

Riteniamo sia quanto mai urgente procedere, piuttosto, con la pronta assegnazione dei 20 milioni di euro destinati al nosocomio lametino di cui da troppo tempo si discute senza che la Regione Calabria provveda in merito, affinché si possa iniziare a realizzare quanto fino ad ora si è detto anche ai cittadini. Si proceda ad attivare la sala di Emodinamica ed aprire il reparto di Neurologia. Non si abbandoni la riorganizzazione funzionale tra i reparti.

Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, si pone ufficialmente in maniera fortemente critica verso questa Legge scellerata e invita pubblicamente tutte le forze politiche, sindacali e associative a fare fronte comune in questa importante battaglia per tutto l’hinterland e auspica che i Consigli Comunali del comprensorio vogliano dare un segnale in tal senso.


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