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16 gennaio 2019

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Sanità Calabria. Grandinetti e Cavaliere (FdI): «Scontro istituzionale preoccupante, urgono provvedimenti di risanamento»


Nonostante i numeri inerenti la sanità calabrese a guida Oliverio – Scura (quest’ultimo nominato commissario ad acta dal governo Renzi circa quattro anni fa) rappresentino palesemente una incapacità gestionale governativa senza precedenti sia sotto il profilo dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), i quali hanno raggiunto un livello pari a 136 sul minimo accettabile di 160, sia dal punto di vista economico, considerato che il disavanzo è cresciuto da 100 a 160 milioni di Euro, anziché creare i presupposti per uscire dalla predetta impasse, ecco lo scontro istituzionale tra il Governatore ed il Ministro alla Salute a cui, molto volentieri, avremmo rinunciato.

Se in un clima di indifferenza tra Regione e struttura commissariale, che ha caratterizzato l’era Scura, si sono raggiunti numeri che hanno reso la Calabria fanalino di coda sulla sanità in Italia, quello di scontro si annuncia maggiormente preoccupante.

Ebbene, con una sanità così ridotta, tali situazioni di conflitto, in spregio al principio di leale collaborazione tra tali istituzioni richiamato recentemente dalla Corte costituzionale in riferimento al caso campano quando lo stesso Giudice ha invitato il legislatore regionale al rispetto dell’azione commissariale e il Commissario al rispetto degli obblighi nei confronti dell’ente regionale, non sono più tollerabili.

Certo, dopo la visita del neo Commissario ad acta Saverio Cotticelli e del sub Commissario Thomas Schael fatta al Presidente della Giunta regionale Mario Gerardo Oliverio ci saremmo aspettati un atteggiamento di collaborazione tra le parti ma, considerato che tale spirito di intesa appare tornato distante in virtù delle decisioni assunte dalla Giunta della Regione Calabria senza tener conto delle sollecitazioni formulate dal Ministro della Salute Giulia Grillo, la quale voleva che le nomine venissero concordate senza imposizioni da una parte e dall’altra, chiediamo alle parti di adoperarsi non per iniziare una “guerra”, anche in senso figurato come specificato dallo stesso Ministro, bensì per trovare un punto di incontro, nell’interesse dei calabresi e del Meridione tutto, potendo la Calabria ben porsi al servizio di quest’ultimo, senza trascurare l’importanza del territorio di Lamezia Terme e del suo comprensorio.

Riteniamo che l’esigenza di porre in essere provvedimenti di risanamento qualitativo ed economico inerenti la sanità calabrese prevalga sull’azione politica esercitabile in vista delle competizioni elettorali europee e regionali.

Francesco Grandinetti
Componente assemblea nazionale FDI e Responsabile Dipartimento Legalità e Giustizia Fdi Lamezia Terme.
Armando Cavaliere
Responsabile Dipartimento Sanità Fdi Lamezia Terme


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