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1 dicembre 2020

News

SANITA’. Il comitato Pro Ospedale del Reventino scrive al Commissario Longo: «La sua nomina fosse quanto di meglio potesse proporci l’attuale situazione che si contorce soprattutto nell’illegalità»


Egr. Commissario, innanzi tutto ci corre l’obbligo di farLe i migliori auguri per l’incarico intrapreso, convinti che la sua nomina fosse quanto di meglio potesse proporci l’attuale situazione che si contorce soprattutto nell’illegalità.
Chi la scrive è il presidente di un sodalizio civico che da 13 anni si batte per far garantire in una fetta di territorio montano, con un bacino prossimo ai 50mila abitanti, quel presidio sanitario necessario a questa popolazione.
L’ospedale di Soveria Mannelli, sebbene contestualizzato nel D.C.A. 64 con prerogative precise, di fatto non è mai stato attuato per come nelle intenzioni. Anzi, langue in un’approssimazione pericolosa, falcidiato dal personale, ridoto al minimo, cosa che non garantisce nemmeno i servizi ultimi per come nelle more dei LEA.
Intanto, l’ospedale a livello strutturale si presenta bene, negli anni sono stati fatti molti lavori di adeguamento.
a) Rifacimento sale operatorie, che allo stato sono tra le più nuove nel panorama sanitario regionale e di fatto quasi inutilizzate;
b) Implemento termico della struttura, con impianti di co-generazione termica, sia per riscaldamento che per acqua sanitaria.
c) Pronto Soccorso nuovo, da due anni, molti dirigenti di P.S. di altri ospedali sono venuti apposta per visitarlo.
d) Reparto di medicina (20 posti letto) nuovissimo;
e) Ambulatorio (ex reparto) di Pediatria nuovissimo:
f) Laboratorio Analisi, nuovissimo.
g) Impianto di autonomia energetica elettrica nuovo;
h) Impianto conduzione caldaie nuovo.
i) Farmacia interna ristrutturata.

Il totale delle spese sostenute per dotare la struttura di questi supporti sfiora i 10 milioni di euro.
Cosa di cui nessuno ha voluto tenerne conto, nonostante ai suoi predecessori, ing. Massimo Scura e il gen. Saverio Cotticelli glielo abbiamo detto più volte, de visu, negli uffici della Regione.
Ma più che altro, in questa fase l’ospedale potrebbe essere usato, come supporto per il COVID, in quanto il terzo piano – l’ultimo in pratica – che godrebbe anche di un certo auto-contenimento infettivologico essendo parte separata dal resto della struttura, in sostanza inutilizzato. E’ inoltre dotato degli innesti per l’ossigeno e di ogni supporto tipico per accogliere degenze ospedaliere. Il terzo piano potrebbe contenere dai 20 ai 30 posti letto. Nello stesso tempo può avere il supporto diagnostico del laboratorio analisi e della radiologia, e qui dovrebbero essere acquistate una RX radiocomandata e la TAC, quelle esistenti sono datate. Si puntualizza che l’ospedale gode della guardia attiva in emergenza dell’anestesista in forma h12, la notte è reperibile.
Certo di aver fatto cosa gradita, aiutandoLa a prendere visione e concretezza dello stato delle cose, spesso (da altri) volutamente ignorate.

Cordialmente,

Il Presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino, Soveria Mannelli
Alessandro Sirianni

Soveria Mannelli lì 01 dicembre 2020


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