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3 marzo 2019

News

Sanità. Liste d’attesa: interrogazione dell’on. Wanda Ferro (FdI)


Il 25 Febbraio scorso, durante la seduta n. 132, l’on. Wanda Ferro ha presentato l’interrogazione a risposta scritta n. 4/02342.
Con l’interrogazione si vuole in modo importante esortare il Ministro Giulia Grillo ed il Dicastero che rappresenta e far sì che la sua attenzione si concentri anche su chi, costretto a fare riferimento a strutture sanitarie non convenzionate ed avente diritto al rimborso, non possa però anticipare le spese per le cure. Ciò comporta anche un versamento maggiore per lo Stato, costretto a sostenere il costo della prestazione stabilito comunque dal privato.

Nell’atto si premette, inoltre, che è sì stato redatto lo schema di intesa tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sul P.N.G.L.A. per il triennio 2018-2020 e che sono stati posti in essere altri interventi (quali l’attivazione del numero di pubblica utilità 1500 per dare info e raccogliere eventuali segnalazioni), ma tali misure non possono certo considerarsi bastevoli in quanto hanno una efficacia quasi nulla al fine di risolvere il problema legato alle liste di attesa e di conseguenza restano incapaci di incidere sul tempo che va dalla richiesta della prestazione sanitaria alla sua effettiva esecuzione. Prevedere un tempo massimo entro il quale deve – ma è meglio dire dovrebbe – eseguirsi la prestazione (3, 10, 30, 60, 180 giorni), quando non si hanno a disposizione gli strumenti, è quasi inutile: già l’attuale vigente P.N.G.L.A. 2010-2012 li stabilisce.

Non può ritenersi neanche adeguata la previsione di rimuovere i Direttori Generali che non facciano rispettare i tempi massimi previsti, quando non si mettono gli stessi neanche in condizione di poter raggiungere tale obiettivo, oppure quella di indirizzare l’utente (già alle prese con la propria malattia) presso strutture private convenzionate senza costi aggiuntivi (per lui, ma non per lo Stato). È necessario invece, ad esempio, semmai apportare un serio piano di assunzione al più presto, anche considerate le uscite che si stimano già nel prossimo futuro nel mondo sanitario alla luce della “Quota 100”.

Un ringraziamento particolare viene espresso dal Armando Cavaliere, Responsabile Dipartimento Sanità FDI Lamezia Terme, al Deputato di FDI, per la disponibilità, sensibilità alla problematica, l’impegno e l’attenzione manifestata nei confronti di una tematica così importante che interessa, purtroppo, anche il territorio lametino e l’ospedale Giovanni Paolo II, dove spesso si prenotano troppe visite nell’arco della stessa giornata, costringendo il paziente ad attendere oltre l’orario prefissato, o si è costretti ad attendere tempi esagerati ed ingiustificabili per eseguire la necessaria prestazione: “Ci siamo confrontati a lungo con l’on. Ferro sulla reale opportunità e necessità di stimolare un Ministro della Salute attivo (ma si ritiene inefficace) sulla questione liste di attesa, e durante il recente incontro tenutosi a Lamezia in occasione di una riunione del coordinamento provinciale di FDI, siamo addivenuti alla definizione della questione. Ora attendiamo fiduciosi una risposta del Ministro che illustri quali iniziative urgenti di competenza vorrà adottare per la risoluzione del problema».


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