“Pochi minuti fa è successo qualcosa di ancor più grave. Da Palazzo Chigi, senza metterci la faccia, Meloni fa trapelare una nota con un vergognoso attacco alla magistratura. Un attacco gravissimo e sconclusionato per gridare a complotti, nascondere gli insuccessi di questi nove mesi ed evitare di prendere posizioni politiche a tutela dell’etica pubblica e delle Istituzioni. Per Meloni la difesa degli amici di partito viene sempre prima dei cittadini e del Paese, della ‘Nazione’ di cui si riempie la bocca in ogni discorso”. Lo scrive il presidente di M5S, Giuseppe Conte in un lungo post su Facebook.
“Il suo ‘patriottismo’ -avverte- vale solo nei confini di partito. Per Meloni l’incapacità e gli errori dei membri del suo Governo vanno tollerati anche a costo di calpestare il rispetto che si deve all’azione, autonoma e indipendente, della magistratura e di ignorare il principio costituzionale che impone di adempiere gli incarichi pubblici con disciplina e onore. Non è bastata nemmeno la triste pagina di ieri in Senato, dove la ministra Santanchè – che apprendiamo essere indagata – non solo non ha fornito i necessari chiarimenti richiesti dopo le inchieste di Report, ma è anche stata platealmente smentita da chi ha lavorato per lei un secondo dopo la sua informativa in Aula”.
“Eppure, nel 2013 -ricorda Conte- quando era all’opposizione Meloni parlava così nel chiedere le dimissioni di un ministro di un altro partito: ‘Le dimissioni da ministro sarebbero un gesto importante e significativo, nonché un forte segnale di rispetto verso le Istituzioni e quello che rappresentano. Viviamo in un tempo nel quale la politica, per recuperare la fiducia dei cittadini, deve stare un passo avanti alla società e dare il buon esempio. Sono certa della buona fede e nessuno l’ha mai messa in dubbio, ma un atto di responsabilità dopo quanto è accaduto è auspicabile’. Il presidente Meloni porti rispetto alle Istituzioni e agli italiani, se non ne ha per la sua coerenza“, sottolinea Conte che incalza: “Giorgia Meloni sul caso Santanchè scappa, si nasconde, non parla e anche oggi non ha fatto dimettere la sua Ministra. Così come ha cercato di dribblare fino all’ultimo il caso di un altro ‘fratello d’Italia’, Delmastro, nei mesi scorsi”.