Dodicimila firme in meno di un giorno per chiedere le dimissioni del ministro del Turismo Daniela Santanchè dopo l’inchiesta di Report, che nell’ultima puntata si è occupato della gestione delle società Visibilia e Ki Group. A lanciare la petizione online sono Verdi e Sinistra Italiana. “In meno di 24 ore raggiunte 12 mila firme che chiedono le dimissioni della Santanchè. Arriviamo a 100 mila nei prossimi giorni, continuiamo fino alle dimissioni”, il messaggio su Twitter di Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde. “Le condotte di Daniela Santanchè emerse dalle inchieste giornalistiche di Report – si legge nel testo della petizione, non sono compatibili con il ruolo di Ministro della Repubblica. Ma né lei né Meloni hanno la decenza di capirlo. E allora tocca a noi. Firma anche tu per chiedere le dimissioni di Daniela Santanchè. Le firme raccolte – conclude il messaggio – saranno consegnate all’interessata e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.
Non solo Verdi e Sinistra Italiana contro il ministro: dopo l’inchiesta di Report, le opposizioni hanno infatti chiesto a gran voce le dimissioni dell’esponente di Fratelli d’Italia. E se in Via della Scrofa ci si aspettava la solidarietà degli alleati nei confronti di Santanchè, le dichiarazioni arrivate ieri da Lega e Forza Italia non sembrano essere proprio di quel tenore, almeno in parte. Sia il Carroccio (con i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo) che il partito azzurro (con il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè) hanno auspicato un chiarimento in Aula del ministro. Ma secondo Fratelli d’Italia qualsiasi spiegazione da parte di Santanchè sarebbe superflua. “Quando uno dice che intende querelare Report, il chiarimento mi pare che ci sia già. Direi che Santanchè ha tagliato la testa al toro, poi ognuno può pensarla come vuole”, dice all’Adnkronos il presidente dei deputati di Fdi Tommaso Foti.