Una docente lametina, con sentenza n. 306/2017 emessa dal Tribunale di Monza, Sezione Lavoro, giudice Stefanizzi, ha ottenuto l’avvicinamento in una sede più vicina alla sua residenza, dopo che il Ministero, con i trasferimenti seguiti alla normativa sulla «Buona Scuola», l’aveva costretta a svolgere l’intero anno scolastico 2016-2017, nella sede di Giussano, piccolo centro della Brianza.
Presentato ricorso a marzo 2017, il Tribunale di Monza ha emesso la sentenza in tempi molto brevi, accogliendo la tesi del difensore, avvocato Antonello Sdanganelli, sulla prioritaria tutela della sfera esistenziale e professionale della docente, fornita direttamente dalle norme costituzionali, da valutare in maniera prevalente rispetto alle esigenze del Ministero (Miur) a coprire gli organici affidandosi ad un algoritmo. La docente è già stata assegnata presso la nuova sede che le consente di dedicare più tempo alla sua famiglia.