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20 aprile 2016

News

Si è svolta a Lamezia la nona edizione del TB Day


Nella sala convegni «Ferrante» del presidio ospedaliero «Giovanni Paolo II» di Lamezia Terme si è svolta la nona edizione del TB Day, organizzato dal dottore Lorenzo Antonio Surace, coordinatore del Centro di riferimento regionale della Tbc e referente di STOP TB Italia per la regione Calabria. La manifestazione, seguita da un folto pubblico di operatori sanitari provenienti da tutta la regione, ha visto la partecipazione di prestigiosi relatori provenienti da strutture di riferimento nazionale nonché esponenti di importanti istituzioni: Ministero della Salute, STOP TB Italia, Centro di Villa Marelli e Ospedale Spallanzani di Roma.

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro,dottore Giuseppe Perri, nel portare i saluti istituzionali, ha ribadito la necessità di mantenere in vita e rafforzare le strutture preposte ai ricoveri per la malattia tubercolare nonostante i tagli previsti dal il Piano di rientro; così come ha evidenziato l’importanza della integrazione ospedale-territorio per la gestione riguardante la prevenzione ed il controllo di tale malattia.

Come ha sottolineato il dottore Surace, che ha presentato i lavori, tale patologia, pur se presente a bassa incidenza in Italia, desta sempre delle preoccupazioni sia per quanto riguarda le forme resistenti ai comuni presidi terapeutici, sia per la sua comparsa nei cittadini stranieri provenienti da Paesi ad elevata endemia oltreché negli italiani che presentano condizioni di immunocompromissione.

Gli argomenti trattati nel corso dell’evento hanno messo in risalto alcuni aspetti della malattia che rappresentano delle importati novità per il mondo scientifico. In particolare sono state messe in evidenze nelle varie relazioni le nuove metodiche diagnostiche ed i nuovi farmaci da utilizzare per le forme MDR ed XDR. Mentre la rappresentante del Ministero della Salute, dottoressa Stefania D’Amato, e quello di STOP TB Italia, professore Lucio Casali, hanno messo in evidenza le strategie da attuare sia nei Paesi a bassa endemia, con la finalità di sradicare definitivamente la malattia tubercolare, sia nei Paesi europei, per contrastare l’aumento di incidenza delle forme di Tbc multiresistente ai farmaci, legato ai flussi migratori.

Il dottore Giacomino Brancati, dirigente Area Lea del Dipartimento Tutela della Salute, ha messo invece in risalto l’importanza del connubio tra strutture dotate di tutti i requisiti per affrontare la gestione di tale malattia e la necessità di avere a disposizione personale sanitario adeguatamente formato. Quest’ultimo, peraltro, è uno degli obiettivi su cui punta molto il Ministero della Salute.


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