Il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli
2 luglio 2022
Il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli

News Lamezia e lametino

SOVERIA MANNELLI. L’Ospedale tra ritardi strutturali e ferie in arrivo, vietato perdere altro tempo


Come ogni estate l’ospedale entra nel groove dell’incertezza rafforzata da ritardi che a questo giro rallentano ogni attività chirurgica e diagnostica. A monte i temporali estivi di quindici giorni fa il cui impeto ha otturato gli scoli dell’acqua piovana del tetto infiltrandosi nelle fratture dei rivestimenti in bitume allagando le sale operatorie e cagionando seri problemi anche al reparto di radiologia. Fu celere l’arrivo in ospedale dei referenti amministrativi e tecnici dell’azienda, ove fecero un sopralluogo lampo che al momento non ha prodotto nessuna attività di riparazione. Cosa che sta tenendo ferme le sale operatorie e la radiologia, quest’ultima da giorni in attesa della nuova TAC e della RX radiocomandata.

Proprio l’altro ieri una paziente della medicina che aveva bisogno è stata trasportata con l’ambulanza del 118 a Lamezia per effettuare la radiografia, lasciando il territorio privo dell’equipe dell’emergenza SUEM. Anche la medicina generale vive la sua fase critica, non foss’altro che il pensionamento della dottoressa Marotta di fatto decurta a sole tre unità mediche il reparto dove rimane chiaro come in questo modo non possano reggerne le funzioni, se a questo si sommano le unità infermieristiche anch’esse nei limiti se ne deduce che il reparto possa solo trovarsi di fronte a un bailame a cui aggiungere le ferie estive per capire come la gestione sia appesa solo a frangenti legati al fato.

Rimane da sciogliere il nodo del servizio cardiologico con l’uso dell’eco-cardio, possibile solo a un cardiologo. E qui la domanda: manderanno qualcuno al posto della Marotta? Ma i ranghi non sono serrati nemmeno al Pronto Soccorso, purè li il personale è al limite, si spera solo che non si presentino situazioni monocorde con la medicina, questo sarebbe l’inizio della fine. Nemmeno il paventato arrivo di un fisioterapista si è materializzato, almeno questo ci aveva prefigurato la dottoressa Lotito. Pare dovesse arrivare anche un gastroenterologo, ma nemmeno di questo se ne è vista traccia, mentre l’attrezzatura per l’effettuazione delle indagini gastroenterologiche rimane in quiescenza in chirurgia. Unico dato positivo, lo “sblocco” della contingentazione degli esami al laboratorio, pare che da un mese gli esami siano aumentati in quota giornaliera. Ma il nodo dei massimi problemi che sta vivendo l’ospedale negli ultimi tre anni arriva, “nemmeno a farlo apposta” nell’imminenza delle ferie. Intanto la referente sanitaria dell’Ospedale, Francesca Lotito è al corrente di tutto quanto qui riportato, e per onestà di giudizio dobbiamo constatare come la stessa si stia “stappando le vesti” per trovare soluzioni atte a trapassare questo memento critico e dare una nuova visione alla struttura. Dovrà però essere il management dell’ASP ad evitare il tracollo e ripristinare il normale iter della struttura, senza perdere tempo prezioso dotando la struttura per quanto lo necessiti.

Comitati Pro Ospedale del Reventino

 

La redazione


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