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12 giugno 2018

News

Stazione ferroviaria Catanzaro Sala e linea veloce Ionio-Tirreno: le associazioni hanno incontrato il sindaco Abramo


Nella mattinata di martedì 12 giugno una nutrita rappresentanza delle ventidue associazioni (nel frattempo divenute ventitré), costituitesi in forum permanente allo scopo di ottenere la riqualificazione ed il ripristino alla sua funzione originaria della stazione ferroviaria di Sala, ha incontrato a Palazzo De Nobili il sindaco Sergio Abramo, al fine di trovare e perseguire un percorso comune che consegni a tutta la comunità il risultato atteso e che rimedi al fallimento ormai accertato, figlio di una scelta scellerata nonché di lavori eseguiti malamente, di quella che doveva essere la nuova stazione della città nell’area direzionale della stessa.

Abramo si è detto favorevole al progetto, ha ascoltato con attenzione la proposta, e quindi ha dichiarato di essere disponibile a garantire il sostegno istituzionale affinché il capoluogo di regione si doti di una stazione ferroviaria. Pertanto, il recupero della vecchia stazione di Sala ubicata ai piedi del centro storico e la riattivazione della tratta ferroviaria Catanzaro Lido-Settingiano appaiono, in modo pressoché unanime, l’unica soluzione per restituire il treno a Catanzaro ed al suo hinterland.

L’incontro è stato proficuo giacché sindaco e associazioni hanno pure sgombrato il campo dalla confusione in cui incorrono quanti pensano che il recupero di Sala confligga col sistema metropolitano del pendolo: si tratta, evidentemente, di progetti autonomi l’uno dall’altro, ed è bene rimarcarlo una volta di più, ma che offrono migliori opportunità di esercizio ad entrambi.

Anche alcune perplessità di ordine tecnico espresse dal sindaco Abramo sono state ampiamente chiarite sia proceduralmente sia tecnicamente, così come si è sottolineato il dato che la firma del protocollo di venerdì 15 non inficia la proposta.

Infine, si è convenuto sul fatto che occorrerà incontrare i parlamentari del territorio, sia quelli che già hanno supportato fattivamente la proposta delle associazioni, sia gli altri rimasti finora colpevolmente in sordina, affinché a tutti i livelli istituzionali si concordi un piano comune d’azione da sottoporre a RFI.

Piano che dovrà prevedere necessariamente il collegamento ferroviario veloce Ionio-Tirreno, così come originariamente progettato, ossia una tratta rapida che non faccia giri di giostra inutili e che da Catanzaro, passando per Settingiano, giunga a Sant’Eufemia Lamezia col percorso più breve fattibile.

D’altronde, sarebbe sufficiente prendere atto della geografia del territorio, segnatamente l’Istmo di Catanzaro, che è il punto più stretto, per comprendere come da Nord e da Sud della Jonica si potrebbe giungere sulla direttrice tirrenica utilizzando la centralità di Catanzaro e viceversa per chi dal Tirreno debba viaggiare verso l’area jonica e adriatica. Riqualificare il tutto, dunque, non è solo una scelta politica saggia ma è un dovere che risponde a criteri di efficienza e di equità ed è davvero l’ultima occasione per Catanzaro di recuperare anni di disattenzioni.


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