“E’ un onore essere stato scelto per questo premio, è fantastico: negli ultimi anni è stato molto difficile viaggiare per tutti per questi eventi quindi è meraviglioso vedere che tutti si riuniscono di nuovo, e come ho detto è un enorme privilegio”. Lo ha detto il campione di motociclismo Casey Stoner, il vincitore dei due MotoGp 2007 e 2011, intervenendo a Firenze, in Palazzo Vecchio, alla serata inaugurale del Premio Internazionale Fair Play Menarini.
“In quest’ultimo anno è difficile capire la MotoGp, perché da una gara all’altro vedi una lista di risultati molto diversa: il vincitore di un gran premio magari il weekend dopo fa fatica a finire nei primi 5 o 6, forse ancora peggio. Quindi è molto difficile vedere chi è forte in maniera costante – ha aggiunto Stoner parlando con i giornalisti – Non dico che le moto siano facili da guidare, ma sembra che ognuno sia capace di avvicinarsi al massimo della prestazione un po’ più facilmente, e quindi poi è più difficile capire chi veramente fa la differenza. Ho la percezione che alcuni piloti che sono stati davanti non ci sarebbero stati, se le moto non fossero così gestibili”.
Palando del MotoGp dopo l’uscita di Valentino Rossi, Stoner ha spiegato: “Valentino si è ritirato alla fine dell’ultimo anno, ma purtroppo non era più così forte negli ultimi anni, ed era fuori dalla lotta per il titolo mondiale, quindi non è cambiato così tanto senza di lui. Però sicuramente penso che la MotoGp abbia perso molti fan che venivano alle gare per vedere Valentino ogni mese, per cui vedremo che cosa succederà il prossimo anno”.
Parlando del pilota Francesco Bagnaia, Stoner ha detto che lo considera “un bravo ragazzo: lui ha i miei vecchi meccanici, sta lavorando duro. Ha fatto troppi errori quest’anno, ma finché non sei nella sua situazione non puoi capire, ed è molto facile giudicare da fuori, quindi preferisco non commentare, preferisco non dire nulla. Ma la velocità c’è. Forse devi semplicemente accettare che non puoi vincere ogni gara, e devi finire un po’ più gare: però, di nuovo, è molto facile commentare da fuori gli errori”.
Quanto all’importanza del fair play nello sport, Stoner ha afferamato: “Ci sono tante differenti angolazioni dalle quali puoi vedere il fair play. Per me è un vecchio detto australiano in lingua inglese: fai agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te. E’ un principio che provo sempre ad applicare: qualche volta non sono stato in grado di farlo, ma in generale cerco sempre di trattare tutti come vorrei che mi trattassero. Qualche volta era difficile perché mi avevano trattato in un modo molto diverso, però cerco sempre di rispettare i miei avversari, le persone intorno a me, le persone che lavorano dietro le quinte. Tutti hanno una pressione addosso, però hanno un lavoro da fare, e non è facile”.