Ci sono tre modi per usufruire del superbonus 110%: tramite la cessione del credito, lo sconto in fattura oppure come detrazione in dichiarazione dei redditi. Chi sceglie quest’ultima opzione deve produrre una serie di documenti, per un totale di 47 certificazioni da conservare in caso di controlli.
I documenti variano in base al tipo di beneficiario dell’agevolazione, per esempio i condomini rispetto alle villette devono conservare anche il verbale dell’assemblea. A dare chiarimenti sull’elenco di documenti per il superbonus 110% in dichiarazione dei redditi è la seconda parte della circolare n. 28 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 25 luglio.
Tra gli atti da conservare ci sono i bonifici bancari e postali, i permessi edilizi, le asseverazioni, le relazioni tecniche, gli attestati di prestazione energetica e le dichiarazioni sostitutive. Da non dimenticare anche i contratti di locazione ai preliminari di acquisto.
Come spiega Money.it, per i lavori del superbonus 110% in condominio va conservata anche la copia della delibera dell’assemblea e della tabella millesimale di ripartizione delle spese, la dichiarazione sostitutiva che attesta la natura dei lavori eseguiti, i dati catastali delle unità immobiliari e la certificazione dell’amministratore di condominio.