Si è svolto l’incontro al Mef tra il presidente del M5S Giuseppe Conte e il ministro Giorgetti, sulla questione Superbonus e crediti incagliati. Con Conte anche il deputato Santillo e il vicepresidente dell’associazione esodati superbonus che sono in presidio da 10 giorni davanti al ministero.
“Abbiamo detto a Giorgetti che lo Stato non può volgere la testa dall’altra parte dopo che tantissimi imprenditori e cittadini hanno applicato le leggi dello Stato. Abbiamo avuto con il ministro e i suoi tecnici un lungo confronto e chiediamo un decreto urgente che intervenga, prima della fase autunnale, per costruire un percorso che sblocchi dei crediti incagliati. Abbiamo dato delle soluzioni e c’è stato un confronto tecnico che continuerà nei prossimi giorni. Abbiamo prefigurato qualche strada ma c’è la disponibilità di massima a intervenire con un decreto anche urgente individuando una platea anche più ampia di quella attuale e per costruire un percorso di mobilitazione dei crediti incagliati”, ha detto il presidente del M5S al termine dell’incontro.
Critiche poi alla social card, definita da Conte “una mancetta una tantum. Una vergogna. Perché prima fai cassa sulla pelle dei cittadini bisognosi prelevando dal reddito di cittadinanza quasi 3 miliardi, poi ridistribuisci 383 euro per fare la spesa una tantum. È una vergogna”. “Questo governo non riconosce l’emergenza salari e il caro vita. L’Ocse ci ha attribuito la maglia nera per la perdita d’acquisto dei salari ma per questo governo non esiste un problema che riguarda milioni di cittadini sottopagati. Salario minimo no, massimi vitalizi sì”, ha chiosati il leader pentastellato.
Sul Pnrr “il governo ha gettato la maschera, ha detto che non ce la fa. Fitto in conferenza stampa è stato costretto ad ammetterlo. Siamo in grave ritardo. Ben venga questa ammissione di responsabilità”.
Conte ha poi ribadito che “chiederemo la calendarizzazione della sfiducia al ministro Santanchè fino a quando non verrà fatto”.