Tim Roth, è stato insignito domenica a Catanzaro del Magna Graecia Award. Il celebre attore inglese, ospite d’eccezione della kermesse cinematografica Magna Graecia Film Festival guidata da Gianvito Casadonte, acclamatissimo dai fans, è stato protagonista di una masterclass aperta al pubblico in cui è stato proiettato l’ultimo film da lui interpretato, Chronic, e di un piacevole incontro con la stampa.

Entusiasta della Calabria, («Una terra meravigliosa e tutta da scoprire») l’indimenticabile protagonista di La leggenda del pianista sull’oceano, ha dichiarato più volte di essere felice di partecipare a questo festival, che crede molto nei giovani autori e che bisogna aiutarli ad emergere e a farsi conoscere nel difficile mondo del cinema.

Sul cinema ha dichiarato: «La chiave è dare sempre più spazio ai nuovi filmaker e investire su di essi, come stanno facendo in questo momento in Messico. Perché anche il modo di fruire la televisione è cambiato, basti pensare alla stessa Tin Star, la nuova serie televisiva che ho interpretato, che uscirà esclusivamente on line e si potrà scegliere come e quando vederla».

Sulla propria esperienza di attore: «Devo dire che i quattro registi che mi hanno cambiato la vita sono David Lynch, Giuseppe Tornatore, Francis Ford Coppola e Quentin Tarantino. A quest’ultimo, in particolare, sono legato da una profonda amicizia. Ricordo il provino per Le iene: io e lui da soli, all’inizio con birra e sandwiches e alla fine nel mio appartamento completamente ubriachi a rileggere la sceneggiatura per ben cinque volte».

Roth ha parlato anche della sua unica esperienza, datata 1998, di regista del film Zona di guerra: «Mi piacerebbe replicare al più presto l’esperienza, perché è stata straordinaria, magari dopo che i miei figli avranno finito l’università e non dovrò avere il pensiero di mantenerli agli studi!».

Roth ha infine ricordato anche Ennio Morricone, autore delle musiche, tra gli altri, de La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore, con protagonista proprio l’attore londinese: «Morricone ha composto i più bei brani per il cinema, dal suono potente e audace».