La stazione di Lamezia Terme-Nicastro
22 aprile 2017
La stazione di Lamezia Terme-Nicastro

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Tratta ferroviaria Catanzaro-Lamezia Aeroporto. Mozione di Rosario Piccioni: «Non si possono escludere Nicastro e Sambiase»


Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale di «Lamezia Insieme» Rosario Piccioni sulla mozione relativa alla tratta ferroviaria Catanzaro-Lamezia presentata nelle scorse settimane

Occorre avviare prima possibile un’attenta discussione da parte di tutta la classe politica cittadina sul progetto di ammodernamento e potenziamento della tratta ferroviaria tra Catanzaro Lido, la stazione di Lamezia Terme Centrale e l’aeroporto, previsto dal Piano regionale dei trasporti approvato negli ultimi mesi del 2016 dal Consiglio regionale, sulla base di un nuovo tracciato ferroviario, vale a dire la direttissima Settingiano-Lamezia Terme Centrale con prosecuzione per l’aeroporto.

Un progetto, attualmente in fase di studio da parte della Rete ferroviaria italiana (Rfi), che certamente accogliamo con favore e incoraggiamo per gli obiettivi che si pone, nell’ottica di un collegamento più moderno ed efficiente tra la nostra città e il resto della regione e quindi come fattore di sviluppo per tutta la Calabria.

Al tempo stesso, però, il fatto che il nuovo tracciato escluda dal collegamento ferroviario i centri abitati di Nicastro e Sambiase ci preoccupa e impone al Consiglio e all’Amministrazione comunale di confrontarsi e assumere una posizione chiara nei confronti della Regione, nell’interesse generale della città.

Ho presentato nelle scorse settimane una mozione per chiedere al Consiglio comunale di esprimere la propria contrarietà all’ipotesi di un collegamento ferroviario che escluda i centri abitati di Nicastro e Sambiase e impegnare l’Amministrazione comunale ad avviare un’interlocuzione su questa importante questione con i vertici di Rete ferroviaria italiana e la Regione Calabria.

Da parte del sottoscritto, come immagino da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, non vi è alcuna motivazione campanilistica, né si vuole dare ragione a chi vorrebbe la stazione «sotto casa».

E’ evidente invece che, escludere dalla nuova tratta veloce che arriva fino all’aeroporto le stazioni dei due ex Comuni, crea molteplici disagi che potrebbero ridurre gli effetti positivi di un progetto atteso da anni e fondamentale per Lamezia e la Calabria.

Pensiamo ai tanti cittadini che da Lamezia raggiungono Germaneto, anche quotidianamente, per recarsi negli uffici regionali e soprattutto per motivi di salute. Oppure ancora a chi per diverse ragioni deve prendere l’aereo e potrebbe raggiungere l’aeroporto comodamente prendendo il treno dalla stazione di Nicastro e Sambiase, invece di dover utilizzare più mezzi.

Così come va sottolineato il dato politico per cui tutte le Amministrazioni comunali, dagli anni Ottanta ad oggi, di tutti i colori politici, si sono sempre opposte a un’ipotesi di ammodernamento ferroviario che escludesse le stazioni di Nicastro e Sambiase.

Il progetto di velocizzazione e ammodernamento è indispensabile, ma non può tagliare fuori i due maggiori centri abitati della città. E si badi bene che tutto ciò non è in contrasto con l’esigenza di modernizzare e velocizzare la tratta ferroviaria che collega l’area centrale della Calabria con il più grande aeroporto della Regione.

Basti pensare all’accordo di programma sottoscritto nel 2009 tra la Regione Calabria, l’Amministrazione provinciale di Catanzaro e l’Amministrazione comunale lametina allora guidata da Gianni Speranza.

In quell’accordo era previsto, in parte con fondi del Ministero dei Trasporti e in parte con risorse della programmazione 2014-2020, la realizzazione del collegamento ferroviario con l’Aeroporto e l’ammodernamento della tratta ferroviaria Lamezia Terme Centrale-Catanzaro Lido prevedendo il passaggio per i centri di Nicastro e Sambiase.

Così come chiediamo di vederci chiaro su tutto il progetto, finora solo in fase di studio, e spingere la Regione a passare presto dalle parole ai fatti. Ci preoccupa la genericità delle fonti di finanziamento dell’intervento. Per non parlare della data di realizzazione della direttissima Catanzaro – Lamezia Aeroporto, che il Piano regionale trasporti fissa addirittura al 2023.

Non si tratta di tecnicismi, ma questioni politiche cruciali da affrontare per impedire che la tratta veloce Catanzaro-Lamezia Aeroporto si riveli l’ennesimo annuncio, l’ennesimo tentativo di fumo negli occhi dei cittadini lametini e calabresi. E’ evidente che la buona capacità di spesa dei fondi europei, anche per quanto riguarda i trasporti, è il vero banco di prova per la giunta Oliverio.

Sono certo che in Consiglio comunale possiamo portare avanti una battaglia comune tra tutte le forze politiche e spingere l’amministrazione Mascaro a un’interlocuzione decisiva con la Regione, nell’interesse della città.

Così come sollecitiamo la massima attenzione sulla questione da parte dei consiglieri regionali lametini, Tonino Scalzo e Mario Magno, da poco entrato in Consiglio regionale, al quale faccio sin da ora gli auguri di buon lavoro. Si ascolti la voce della città nel mettere in campo un progetto di rilevanza strategica per il futuro di Lamezia e della Calabria.
Rosario Piccioni
Consigliere comunale di «Lamezia Insieme»


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