Sono circa 3,1 milioni gli italiani che negli ultimi 12 mesi hanno subito una truffa nell’ambito delle utenze luce e gas, con un danno economico complessivo stimato di oltre 505 milioni di euro. E’ quanto emerge dall’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat presentata in occasione del lancio della nuova sezione di podcast sulla sicurezza.
Le utenze luce e gas sono la voce di spesa familiare, tra quelle analizzate nell’indagine, dove gli italiani sono caduti in trappola con più frequenza (7,1% dei rispondenti ha dichiarato di aver subito una truffa in questo ambito); seguono le carte elettroniche (6,5%), la telefonia mobile (5,2%), mentre l’assicurazione auto/moto, da alcuni ritenuta una delle aree più a rischio, in realtà è tra i campi analizzati quello dove in percentuale gli italiani sono caduti in trappola con meno frequenza (1,4%).
A seguito delle truffe nell’ambito delle utenze luce e gas, come evidenziato dall’analisi realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, gli italiani hanno perso oltre 505 milioni di euro, con un danno medio pari a 162 euro per truffato. Considerando tutte le altre voci di spesa familiare oggetto di indagine (telefonia, Rc auto, utenze luce e gas, carte elettroniche e conti correnti, prestiti personali), il danno economico complessivo legato alle truffe supera i 3 miliardi di euro.
Se, guardando a tutte le voci di spesa analizzate, le email e gli sms rappresentano i principali strumenti utilizzati dai malfattori, quando si parla di frodi nelle utenze luce e gas emergono alcune specificità; in questo ambito, ad esempio, tra i canali più usati dai truffatori ci sono i finti call center (44%) e le visite porta a porta (31%).
Cosa accade dopo una truffa nell’ambito delle utenze luce e gas? Purtroppo, il 54% di chi cade in trappola non denuncia la frode, valore addirittura più alto rispetto alla media rilevata nelle altre voci di spesa familiare oggetto di indagine, dove chi non denuncia è il 41,5% dei truffati. Per quali motivi non si fa? Il 30% ha detto di non averlo fatto perché il danno economico era basso, mentre il 26% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso.
Consigli per prevenire le truffe
Per prima cosa bisogna evitare di aprire la porta di casa a chi si spaccia per agente ufficiale Enel, Iren, Eni, Sorgenia e così via, salvo che siano presenti problemi nella linea ed era già stato programmato l’intervento di un tecnico. Nel caso in cui si dovesse riconoscere un falso operatore è bene contattare il servizio clienti della propria compagnia o le autorità competenti si legge sul sito di Facile.it.
Altro importante consiglio è quello di non fornire mai una copia della bolletta telefonica agli addetti che si presentano presso la propria abitazione. Questo, del resto, si rivela il modo più veloce per portare a termine la truffa e procedere all’attivazione di servizi non richiesti. Sulla bolletta, infatti, sono specificati tutti i dati sensibili utili per procedere con il cambio del fornitore. Naturalmente non bisogna mai firmare alcun modulo o contratto che viene presentato dagli operatori, anche perché non esiste alcun obbligo di sottoscrizione.
Ultima accortezza: non bisogna mai versare somme in denaro agli agenti che si presentano alla porta della propria casa. Si tratta di una pratica considerata del tutto illegale dal nostro ordinamento e infatti nessun operatore reale, che lavora alle dipendenze di qualsiasi fornitore, pretenderà un pagamento o può riscuotere importi per conto della società. Le bollette di luce e gas si possono saldare seguendo le modalità indicate sul contratto e utilizzando i sistemi accettati, come ad esempio bollettino postale, bonifico bancario, tramite PayPal o app.
Cosa fare in caso di truffa già avvenuta
Chi ritiene di essere stato vittima di un comportamento scorretto o di una vera e propria truffa, potrà segnalare l’accaduto direttamente al servizio clienti della propria compagnia. Le segnalazioni purtroppo si sono moltiplicate nell’ultimo periodo, in quanto i falsi operatori sono diventati sempre più abili nel carpire i dati sensibili dei privati, ad esempio facendo continue domande al telefono e richiedendo la copia dell’ultima bolletta pagata.
Quando oramai il danno è fatto e si ha la sicurezza di essere caduti nel raggiro in alcuni casi è comunque possibile porre rimedio. Chi si ritrova a pagare per un’offerta mai voluta e richiesta, nonché con un contratto indesiderato, potrà esercitare il diritto di recesso. In genere per far venir meno gli effetti contrattuali bisogna seguire l’apposita procedura che viene descritta dalla società interessata sul portale ufficiale o nella bolletta. Il cliente sarà tenuto a inoltrare una comunicazione scritta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
Questo iter non deve essere seguito quando si ha intenzione di passare ad altro fornitore. In situazioni di questo tipo sarà infatti la nuova compagnia a provvedere agli aspetti amministrativi e burocratici, nonché ad effettuare tutte le comunicazioni del caso.
In ogni caso facendo attenzione è possibile evitare a monte ogni tipo di pratica illegittima e riconoscere i potenziali falsi agenti che hanno come unica finalità solo quella di raccogliere dati per attivare servizi non voluti dalla clientela.