297801917_5726916607353334_563488508896016895_n
6 agosto 2022

News cultura, spettacolo, eventi e sport

Tutte (e tutti) pazzi per Richard: la Calabria abbraccia il grande attore premiato con la Colonna d’oro alla carriera al Magna Grecia Film Festival


Catanzaro, finalmente la serata più importante del Magna Grecia Film Festival: nell’area porto gremita di gente all’inverosimile già da molte ore, ecco che arriva lui, Richerd Gere. E non delude le attese. Brillano i capelli d’argento in lontananza già quando sta per sbucare sul red carpet e poi cammina a passo sciolto verso il palco, mano nella mano della bella moglie, sorridendo e salutando la folla impazzita di donne (ma anche uomini) che applaude e scatta foto.

Ha 73 anni, sono passati quarant’anni da Ufficiale e gentiluomo e trentadue da Pretty woman ma il suo fascino è intatto. L’icona del cinema e dell’impegno civile ci appare esattamente come l’abbiamo sempre immaginato, un uomo gentile, nei modi e nel linguaggio, intelligente e ironico, determinato nelle sue convinzioni.

Tante le domande alle quali ha risposto nell’intervista serale, esattamente come aveva già fatto la mattina durante la conferenza stampa in Cittadella regionale. Subito viene fuori il suo amore per l’Italia, la sua seconda casa da quando arrivò per prima volta a Positano in vacanza a casa di Zeffirelli, ama l’arte e la bellezza che è ovunque e in più, tra gli sguardi incantati delle donne presenti, qui ha conosciuto la moglie Alejandra, un amore a prima vista. Parla dei suoi film più famosi rivelandone aneddoti sconosciuti. Pretty woman? Un film magico, come se fosse stato spruzzato da polvere di stelle. Nessuno si aspettava un tale successo, un film capace di creare una tale forma di identificazione. Nessun remake potrebbe ricreare la magia. E poi Ufficiale e gentiluomo, quando fece scappare uno dei protagonisti e poi con fatica dovettero trovare il sostituto, tanta Italia in American gigolò, dal suo personaggio dalle perfette giacche Armani nacque il dandysmo americano rilanciando il made in Italy nel mondo.

Progetti? Si certo ma con calma, e racconta di come la pandemia gli ha dato l’occasione di stare due anni con la famiglia, creando anche una specie di kibbuz, una comunità di 25 persone, famiglie con figli che vivono insieme nella sua proprietà. Omaggia il cinema italiano, al quale spesso si è ispirato, e omaggia Ugo Tognazzi, al quale è dedicato il festival. Ama il cinema, che non finirà mai di raccontare storie, e anche i festival come il Magna Graecia, dove nasce e si diffonde la cultura della settima arte.

Tanta Italia dunque e tanta Calabria nelle sue parole, terra meravigliosa che conosce ancora poco ma ne ha già ammirato la bellezza e anche la storia. Ha capito che questa terra ha un fascino intatto, nasconde un mistero e più volte raccomanda di preservarlo e custodirlo per quanto è prezioso. Il pubblico applaude visibilmente felice e anche il direttore artistico Gianvito Casadonte non è da meno, quando sale sul palco e fa il suo discorso nel consegnare la colonna d’oro (è bellissima, dice l’attore, come tutti i premi che ricevo in Italia). Ma ad un certo punto il direttore, da buon calabrese sentimentale quasi quanto Gere, si commuove. E la serata finisce così, con il giovane calabrese in lacrime e il caro vecchio Richard che si abbracciano stretti. Come nel finale di un film.

A.P.

 


Leggi anche...



News
Aviaria nel latte crudo, l’allarme di...

Il virus dell'influenza aviaria, che può colpire anche gli esseri umani, è stato scoperto...


News
Turetta, il compito difficile della difesa:...

E' un compito "difficile", ma doveroso assistere Filippo Turetta. Al ventiduenne che ha...


News
M5S, Conte riunisce i suoi: voto bis e “più...

Il dado è tratto, si ri-vota. All'indomani della 'pec' con cui Beppe Grillo ha chiesto...


News
Israele-Libano, è tregua: le tre ragioni di...

Con il via libera del gabinetto di Sicurezza di Tel Aviv, è ufficiale la tregua tra Israele...