«La città di Cosenza ha una posizione strategica invidiabile, dista solo mezzora dal mare e dalla montagna ma, nella realtà pratica dei servizi, le distanze aumentano a dismisura rendendo disagiato anche il percorso più breve».
Lo denuncia il sindaco Mario Occhiuto che, con cadenza quotidiana, durante il periodo estivo riceve puntualmente messaggi di malcontento dai cittadini rammaricati dall’assoluta mancanza di una mirata programmazione in fatto di trasporti.
«Gli utenti», specifica Occhiuto «mi fanno presente di continuo che per raggiungere ad esempio la costa tirrenica dalle stazioni ferroviarie di Cosenza e di Quattromiglia di Rende, proprio in questi giorni in cui il flusso verso le località balneari si quintuplica, trovano le biglietterie all’interno degli scali inesorabilmente chiuse. Quelle automatiche, quando funzionano, sono assalite da code lunghissime che spesso fanno perdere il treno. Com’è noto, se si sale sul convoglio sprovvisti di biglietto, pur avvisando il capotreno per tempo, c’è da pagare una sovrattassa di almeno 5 euro».
«Tutto ciò fa molta rabbia, la stessa che mi manifestano in questo periodo cittadini e turisti, e dei quali mi faccio portavoce presso quegli stessi organi amministrativi preposti al problema e ancor prima a un’adeguata organizzazione che sia aderente alle richieste dei viaggiatori. Com’è possibile», si chiede Occhiuto «che in Lombardia ogni anno si predispongono appositi treni verso i lidi della Liguria e dell’Emilia Romagna, mentre da noi in Calabria, con ben 800 chilometri di costa, al mare non sappiamo addirittura come arrivarci?».