Sul campo, i combattimenti si stanno spostando verso sud, in direzione di Mariupol. “Nella prima settimana l’epicentro era ad est. Ora vediamo che i combattimenti si spostano verso sud e ora le aree più attive sono Berdiansk e Mariupol”, ha detto la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar, citata dal Guardian. “A est il nemico ha messo tutte le sue forze per fermare la nostra offensiva. Stanno ammassando le forze per fermarci – ha proseguito Maliar, riferendosi al fronte di Bakhmut – A sud non hanno invece molto successo”.
A quanto riferisce il Guardian, sulla strada verso Mariupol il fronte è stato spinto in avanti di un chilometro. La città portuale sulle rive del mare di Azov è uno dei tragici simboli di questa guerra, dopo essere stata in gran parte distrutta l’anno scorso durante l’assedio russo.
E sono sei le persone rimaste ferite nella regione di Kiev colpita dall’attacco missilistico russo. Tra i feriti c’è anche un bambino. Lo denunciano le autorità ucraine, come riporta Ukrinform. “Questa volta il nemico ha attaccato la regione con missili e droni – ha denunciato via Facebook il capo dell’amministrazione militare della regione di Kiev, Ruslan Kravchenko – Grazie al lavoro professionale dei nostri difensori, tutti gli obiettivi sono stati abbattuti. Purtroppo però sei persone, compreso un bambino, sono rimaste ferite a causa dei rottami (dei missili) caduti in uno degli insediamenti nella regione”. Distrutte tre abitazioni private e altre 13 risultano gravemente danneggiate.