Le sirene dell’allarme aereo sono tornate a suonare questa mattina a Kiev, dopo i massicci raid russi di ieri costati la vita nella capitale e in altre città a 14 persone ed il ferimento di un centinaio. Lo riferiscono vari giornalisti stranieri sul posto. Il Kyiv independent ha dato notizia invece di raid nella notte su Zaporizhzhia: nel mirino “un’infrastruttura della città”, già duramente colpita nei giorni scorsi con attacchi che hanno fatto oltre 40 morti tra i civili.
All’indomani dei raid russi, a Kryvyi Rih restano intanto ancora intrappolati sottoterra 98 minatori in una delle miniere di carbone della città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform, secondo cui i minatori sono rimasti intrappolati a causa del blackout seguito ai bombardamenti. In totale, ieri erano rimasti bloccati 854 lavoratori in quattro miniere.