Il capo dell’amministrazione sostenuta dalla Russia nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ha lanciato un “appello” al Cremlino con la richiesta di organizzare il trasferimento di civili dall’area nel mezzo della controffensiva delle forze ucraine. Lo riporta la Cnn, mentre il numero due dell’amministrazione militare si rifiuta di parlare di “evacuazione” della popolazione dall’area e invita alla “calma”.
“Ogni giorno le città della regione di Kherson sono obiettivo di attacchi missilistici: Kherson e Novaya Kakhovka, Golaya Pristan e Chernobaevka”, ha affermato Vladimir Saldo, capo di quella che è una delle quattro regioni annesse dalla Russia a fine settembre. Secondo Saldo, gli “attacchi missilistici” provocano “gravi danni, prima di tutto, per la popolazione locale” poiché vengono “colpiti alberghi, edifici residenziali, mercati”. Così le autorità di Kherson hanno “deciso di organizzare la possibilità” per le “famiglie di Kherson” di trasferimento “in altre regioni della Federazione russa”, ha fatto sapere via Telegram, con un “appello” alla leadership russa affinché “contribuisca a organizzare” le operazioni. “Noi abitanti della regione di Kherson – ha detto – sappiamo che la Russia non abbandona la sua gente”.
Ma Kirill Stremousov, numero due dell’amministrazione militare della regione, sostiene “non ci siano evacuazioni della popolazione dalla regione di Kherson” e la richiesta di Saldo “di contribuire a organizzare per la partenza degli abitanti di Kherson per un soggiorno temporaneo e di riposo in altre regioni della Federazione russa non è una richiesta di evacuazione” dall’area. “Invitiamo gli abitanti della regione di Kherson a mantenere la calma – ha detto – Nessuno ha intenzione di ritirare le truppe russe dalla regione di Kherson”.