Il Papa invia nuovamente – per la sesta volta – il suo Elemosiniere in Ucraina. “Il viaggio – spiega il dicastero per la carità- prevede di dirigersi nella zona di Kherson dove, a seguito della distruzione della diga, la popolazione innocente si trova in grande difficoltà e molte persone hanno perso la vita. La missione del Cardinal Konrad Krajewski è di stare con la gente, pregare con loro e portare un abbraccio e il sostegno concreto da parte del Pontefice”.
L’Elemosiniere si recherà in Ucraina “con una macchina, carica dei medicinali più urgenti, per avere la possibilità di visitare, strada facendo, le varie comunità religiose, le Parrocchie dei cattolici di rito bizantino e latino e degli ortodossi. In questi giorni partirà anche il secondo tir pieno di viveri (ricevuti in maggioranza dalla Corea), medicinali e presidi sanitari, che saranno consegnati nelle zone più colpite dall’esplosione della diga. La sua missione è evangelica e sottolinea la vicinanza di Papa Francesco alla martoriata Ucraina”, spiega il dicastero di Krajewski.
“Alcuni pensano che per via della malattia non posso andare, ma il medico mi ha detto che posso, quindi sarò con voi. Avanti, giovani!” sottolinea, poi, il Papa in un videomessaggio ai giovani di Lisbona in vista della Gmg che porterà in Portogallo giovani da tutto il mondo dal 1 al 6 agosto. “Mancano 40 giorni, come una Quaresima, all’incontro di Lisbona. Io sono pronto! Ho già tutto, non vedo l’ora di andare!”, dice Francesco.