Le bombe a grappolo, destinate all’Ucraina, sono già arrivate nel Paese. La conferma è arrivata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. A dichiararlo il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni congiunte dello Stato Maggiore Usa, parlando con i giornalisti, come riporta Ukrinform. “Le munizioni a grappolo sono state effettivamente consegnate all’Ucraina in questo momento”, ha detto.
La scorsa settimana il presidente Biden aveva detto di aver preso la “difficile decisione” di approvare il controverso trasferimento. Ieri la notizia dell’arrivo da parte di un generale ucraino: “Le abbiamo appena avute, non le abbiamo ancora usate, ma possono cambiare radicalmente” la situazione sul campo, ha dichiarato il generale Oleksandr Tarnavskyi, comandante dell’operazione forze congiunte Tavria.
Le bombe a grappolo sono munizioni molto controverse, vietate da più di 100 nazioni a causa del rischio di lunga durata che comportano per i civili. Le esplosioni di questi ordigni disperdono indiscriminatamente centinaia di proiettili su un’area più vasta, alcuni dei quali potrebbero non esplodere all’impatto.
Biden ha difeso la sua decisione di inviare le armi a Kiev per il timore che le truppe ucraine siano a corto di munizioni mentre tentano una controffensiva su larga scala contro le forze russe per riconquistare il territorio. I funzionari statunitensi e ucraini hanno sostenuto che le munizioni a grappolo potrebbero aiutare a superare le difese russe e costituire una “svolta” nella guerra.
Ma i legislatori di Washington e i gruppi per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il trasferimento, sostenendo che le bombe minacceranno la sicurezza dei civili. I funzionari statunitensi, nel frattempo, hanno dichiarato di aver ricevuto garanzie da parte dei funzionari ucraini che non utilizzeranno le munizioni in aree con presenza di civili. Secondo Sims, l’Ucraina non ha “alcun interesse ad utilizzare le munizioni a grappolo in prossimità della popolazione civile, a differenza dei russi”. “I russi -ha aggiunto il generale- hanno impiegato queste armi contro i civili, è una differenza sostanziale rispetto a quello che intendono fare gli ucraini”. Kiev “vuole usare le munizioni a grappolo in un ambiente tattico, contro i russi e non contro i civili”.
Pentagono: “Wagner non partecipa più in maniera significativa a operazioni sul terreno”
Il gruppo Wagner non partecipa più in maniera significativa alle operazioni militari in Ucraina. A dichiararlo è stato il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder. “In questa fase, non vediamo forze Wagner intervenire significativamente a sostegno delle operazioni di combattimento in Ucraina”, ha affermato.