Il presidente russo Vladimir Putin ha promesso una “risposta dura” agli attacchi contro la Russia. In un discorso trasmesso dalla televisione di Stato russa, Putin ha quindi ‘giustificato’ i raid condotti oggi contro diverse città dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev, come una rappresaglia per quella che ha definito una ”azione terroristica” contro il territorio russo, ovvero il ponte Kerch in Crimea.
”Se continueranno gli attacchi contro la Russia, la risposta sarà dura”, ha dichiarato Putin, affermando che ”le risposte saranno della stessa portata delle minacce alla Russia”. Quindi, ha aggiunto, ”in caso di ulteriori tentativi di compiere atti terroristici sul nostro territorio, la risposta della Russia sarà dura”.
NEGOZIATI, CREMLINO: “NO CONTATTI CON USA” – “No, non ci sono stati contatti su questa questione”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che Mosca e Washington abbiano discusso di negoziati tra Russia e Ucraina, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass.
Commentando la dichiarazione di John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, secondo cui gli Stati Uniti vogliono porre fine al conflitto in Ucraina e avviare negoziati di pace, Peskov affermato che “questa non può essere definita un’iniziativa”. “C’è una decisione codificata da parte ucraina, il presidente Zelensky, di rifiutare qualsiasi negoziato”, ha sottolineato.