“La punizione è inevitabile”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio serale alla nazione, dopo il raid nel Donetsk. Almeno 15 persone sono morte dopo che un edificio residenziale di 5 piani è stato colpito da lanciarazzi russi Uragan a Chasiv Yar. Tra le macerie ci sarebbero anche molti dispersi, fra cui un bambino di 9 anni, ha riferito ieri il servizio ucraino per le emergenze Ses, citato da Suspilne.
“Attualmente il bilancio è di 15 morti, 6 persone salvate e 24 che sono ancora sotto le macerie” ha comunicato su Telegram il vice del capo dell’ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko.
“Un missile ha colpito la città di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk. Chiunque dia ordini per tali attacchi, chiunque li esegua prendendo di mira le nostre città, le aree residenziali, uccide in modo assolutamente deliberato. Dopo questi attacchi, non potranno dire di non sapere o di non aver capito qualcosa”, ha detto ancora Zelensky aggiungendo: “La punizione è inevitabile per ogni assassino russo. Assolutamente per tutti. Proprio come per i nazisti. E non devono aspettarsi che il loro Stato li protegga. La Russia sarà la prima ad abbandonarli quando le circostanze politiche cambieranno”.
Continuano i bombardamenti della Russia nella regione orientale ucraina di Donetsk. Sono almeno 15 i morti dopo che un edificio residenziale di 5 piani è stato colpito da lanciarazzi russi Uragan a Chasiv Yar. I soccorritori sono al lavoro, fra le macerie molti dispersi, fra cui un bambino di 9 anni. Lo ha riferito il servizio ucraino per le emergenze Ses, citato da Suspilne.
Mosca afferma che le vittime erano soldati e non civili: “L’edificio a due piani che è stato colpito dall’aviazione russa era usato per il dispiegamento temporaneo di truppe ucraine nell’insediamento di Chasiv Yar. Era stato trasformato in insediamento militare. Secondo le notizie che arrivano dal posto, dalle macerie vengono estratti solo corpi di soldati ucraini, non c’erano civili”, scrive l’agenzia russa Tass, citando fonti della sicurezza russa.
Non è la prima volta che la Russia afferma, senza provarlo, che obiettivi civili colpiti dalle forze di Mosca ospitavano in realtà dei militari. Simili affermazioni erano state fatte anche quando è stato colpito l’ospedale pediatrico e materno di Mariupol.