E’ iniziato l’addestramento dei riservisti, coinvolti nella mobilitazione parziale, annunciata dal presidente russo Vladimir Putin per arruolare nuove truppe da inviare in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca spiegando che l’addestramento è in corso in tutta la Russia, compresa la regione di Rostov al confine con l’Ucraina, la penisola di Crimea annessa con referendum nel 2014 e nell’exclave di Kaliningrad.
Intanto il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha avvertito che le autorità russe stanno raccogliendo dati sui residenti della città per avviare la mobilitazione di massa. Questa informazione è confermata dal movimento di resistenza locale. Il consigliere del sindaco ha dichiarato che il processo di reclutamento può iniziare già dal 10 ottobre.
“Ieri, 27 settembre, il nostro movimento di resistenza – ha affermato Andryushchenko – ha avuto accesso ai documenti delle autorità di occupazione di Mariupol, che testimoniano l’inizio della raccolta dei dati delle persone per la creazione di liste per la mobilitazione entro il 10 ottobre. Siamo certi questa iniziativa si applicherà a tutti i territori occupati che saranno annessi”.
Secondo Andryushchenko, la Russia ritiene che, se la gente di Mariupol vuole presumibilmente “unirsi alla grande famiglia russa”, allora deve anche essere mobilitata per la guerra assieme ai russi.