L’Ucraina chiede garanzie di sicurezza, per la Russia è il “prologo della terza guerra mondiale”. Il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, e l’ex segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, hanno presentato raccomandazioni su possibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Il documento è stato pubblicato dal sito web della presidenza ucraina, riferisce Ukrainska Pravda. Le garanzie dovrebbero essere sostenute da diversi paesi alleati, che potrebbero essere Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Polonia, Italia, Germania, Francia, Australia, Turchia, oltre a paesi baltici e nazioni dell’Europa settentrionale e centro-orientale.
Fra i punti evidenziati dal rapporto, la necessità di risorse per mantenere una significativa forza di difesa di fronte alle minacce russe: investimenti duraturi per l’industria bellica ucraina, forniture di armamenti, esercitazioni congiunte con paesi Nato e Ue, missioni di addestramento intensivo e condivisione di intelligence.
Le garanzie di sicurezza devono essere politicamente e legalmente vincolanti e tali da prevenire una nuova aggressione. Devono inoltre prevedere le misure che verrebbero immediatamente adottate in caso di una nuova minaccia alla sovranità e l’integrità dell’Ucraina. Il rapporto sottolinea che le garanzie di sicurezza non rappresentano un’alternativa all’ambizione ucraina di entrare a far parte della Nato.
La risposta della Russia è arrivata con le parole che Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, ha diffuso attraverso Telegram. “Le ‘garanzie di sicurezza’ di fatto sono un prologo alla terza guerra mondiale. Naturalmente nessuno darà alcuna ‘garanzia’ ai nazisti ucraini. Dopotutto” il progetto “equivale quasi ad applicare l’art. 5 del Patto Atlantico del Nord” che prevede l’intervento della Nato in caso di aggressione ad un paese membro. Quindi, l’ennesima minaccia ai paesi occidentali: “Se questi idioti continuano a rifornire senza freni il regime di Kiev con i tipi di armi più pericolosi, prima o poi la campagna militare passerà a un altro livello. I limiti visibili e la potenziale prevedibilità delle azioni delle parti in conflitto scompariranno”