Il vertice della Nato a Vilnius “dimostra che la Nato è tornata agli schemi della Guerra fredda”. Il ministero degli Esteri russo commenta così il summit Nato che ha preparato la strada all’ingresso dell’Ucraina nell’alleanza quando finirà la guerra. Mosca “analizzerà attentamente i risultati del vertice Nato e risponderà alle minacce con tutti i mezzi disponibili”. I paesi dell’Alleanza, rileva, “si sono impegnati a continuare a fornire sempre più armi a lungo raggio a Kiev per prolungare il conflitto”. La Federazione russa “continuerà a rafforzare il sistema di difesa e l’organizzazione militare del Paese in risposta alle minacce della Nato”.
“E’ sbagliato e potenzialmente pericoloso. Dando garanzie di sicurezza all’Ucraina, la Nato si immischia nella sicurezza della Russia”, dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dopo che i paesi del G7 hanno fatto sapere che offriranno garanzie di sicurezza a Kiev, riferisce il sito russo ‘Izvestia’.
La Russia, in un confronto anche a livello di comunicazione, ha in programma di esibire le attrezzature della Nato che ha distrutto in Ucraina davanti alle ambasciate dei paesi occidentali che le hanno fornite a Kiev. Ad annunciarlo è stato il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin definendo la “proposta di installare apparecchiature bruciate” accanto alle ambasciate di quei paesi che le inviano in Ucraina è “particolarmente interessante”.