Elon Musk lancia il suo piano di pace su Twitter, l’Ucraina si infuria. I messaggi del magnate – che ipotizza la Crimea russa e un nuovo referendum in Donbass sotto la supervisione dell’Onu – provoca persino la reazione social del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Quale Elon Musk preferite? Quello che sostiene l’Ucraina o quello che sostiene la Russia?”, twitta il presidente, proponendo un sondaggio che ottiene quasi 2 milioni di voti, con una netta maggioranza a favore della prima opzione. “Sono assolutamente a favore dell’Ucraina, ma sono convinto che una drammatica escalation della guerra provocherà enormi danni all’Ucraina e al resto del mondo”, replica Musk, costretto a respingere attacchi che piovono da tutte le parti.
Il numero 1 di SpaceX e Tesla ricorda di aver messo a disposizione di Kiev la rete satellitare Starlink. “I costi sostenuti da SpaceX per rendere funzionante e sostenere Starlink in Ucraina si aggirano finora sugli 80 milioni di dollari. Il nostro impegno per la Russia ammonta a zero dollari. Ovviamente, siamo a favore dell’Ucraina”, scrive Musk, “ma cercare di riprendere la Crimea causerà un enorme numero di morti, il tentativo probabilmente fallirà e ci sarà il rischio di una guerra nucleare. Tutto questo sarebbe terribile per l’Ucraina e il mondo”.
Which @elonmusk do you like more?
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 3, 2022
L’approccio diplomatico del magnate, però, non viene minimamente condiviso dalle alte sfere di Kiev. Se il tweet di Zelensky è tutto sommato soft, diverso il tono di altre figure di spicco. Musk “sta cercando di legittimare i referendum farsa che sono andati in scena tra persecuzioni, esecuzioni di massa e tortura? Brutta strada”, scrive Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino. “Le centinaia di migliaia di persone morte a Mariupol voteranno? Quelli finiti nei campi di concentramento? Elon Musk, lei crea razzi e sogna di colonizzare Marte. La Russia crea forni crematori mobili e sogna che l’Ucraina come nazione sparisca. Non è una questione di voto”.
“Chi propone che l’Ucraina rinuncia al proprio popolo e alla propria terra – a quanto pare per non urtare l’ego ammaccato di Putin o per salvare l’Ucraina dalle sofferenze – devono smetterla di usare la parola ‘pace’ come un eufemismo al posto di ‘lasciate che i russi uccidano e stuprino migliaia di ucraini innocenti mentre occupano altra terra”’, scrive il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.
Meno ortodossa la replica dell’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk. “La mia risposta molto diplomatica a Elon Musk è ‘fottiti’. L’unico risultato è che nessun ucraino comprerà mai le tue fottute Tesla. Buona fortuna”.