“Le nostre truppe hanno uccisi 21mila” soldati della Wagner “e ne hanno feriti 80.000″. Ad affermarlo il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Mundo. “Il fenomeno Wagner, come il terrorismo dell’esercito russo, è molto importante per capire alcune cose – ha sottolineato – Erano così forti perché non avevano altra scelta che attaccare. Non avevano scelta: o avanzavano o cadevano, ma non potevano fermarsi o ritirarsi, perché i loro stessi membri gli sparavano addosso. Era impossibile per loro tornare indietro senza aver portato a termine la missione. Hanno ucciso molti dei loro stessi compagni. Dovevano andare avanti. Questo era il segreto della loro forza”.
“Il resto dell’esercito russo è demotivato e più debole di noi – ha continuato Zelensky – I Wagner avevano due categorie: i mercenari professionisti e quelli mobilitati dalle prigioni, la loro carne da cannone. Le nostre truppe ne hanno uccisi 21.000 e ne hanno feriti 80.000. Si tratta di perdite colossali, ma danno un’idea di quanto siano numerosi questi gruppi nell’Ucraina orientale. La buona notizia è che abbiamo distrutto la parte più motivata delle forze russe”.
Washington Post: “Capo Cia è stato a Kiev, informato su piano per fine guerra”
A inizio giugno il direttore della Cia, William Burns, è stato in visita, una missione rimasta sinora segreta, in Ucraina. In quest’occasione ufficiali ucraini hanno rivelato una “strategia ambiziosa” per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi e avviare negoziati per il cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno. Gli strateghi militari di Kiev hanno mostrato ottimismo rispetto all’obiettivo di riconquistare un territorio significativo entro l’autunno, spostare artiglieria e sistemi missilistici vicino alla linea di confine con la Crimea, avanzare ulteriormente nell’est del Paese e poi avviare i negoziati con Mosca per la prima volta da quando i colloqui di pace si sono interrotti nel marzo dello scorso anno. Lo scrive il Washington Post che cita fonti informate.
La visita di Burns, prima della fallita rivolta di Yevgeniy Prigozhin in Russia, ha incluso incontri il presidente ucraino Zelensky e con i vertici dell’intelligence di Kiev. “Il direttore Burns è stato di recente in Ucraina, come ha fatto regolarmente dall’inizio della recente aggressione russa più di un anno fa”, ha detto un funzionario americano. L’obiettivo della missione è stato riaffermare l’impegno dell’Amministrazione Biden a condividere informazioni d’intelligence per aiutare l’Ucraina nella difesa.
“La Russia negozierà solo se si sentirà minacciata”, ha detto un alto funzionario ucraino. Ma, scrive il Post, resta da vedere se l’Ucraina sarà in grado di realizzare questi piani, con una tempistica così ridotta, e la Cia non ha voluto commentare sulle valutazioni di Burns rispetto alle prospettive dell’offensiva.